«Carolina, sposa umiliata»

Ecco perché la Sacra Rota annullò il matrimonio con Junot Ecco perché la Sacra Rota annullò il matrimonio con Junot «Carolina, sposa umiliata» «Noi» pubblica i verbali delprocesso In luna di miele anche un amico di lui MILANO DALLA REDAZIONE La prima umiliazione, per la principessa, arriva nella serata del 29 giugno, festa di San Pietro e Paolo e data del matrimonio del secolo. «Provai un vero choc - racconta Sua Altezza quando scoprii che un amico fotografo ci attendeva all'aeroporto». Nulla di eccezionale se non fosse che, continua Caroline di Monaco, «venni informata in quel momento che avremmo trascorso con lui la nostra luna di miele». No, non sarà importante quanto il processo di riabilitazione di Galileo, ma il lungo processo della Sacra Rota che ha portato all'annullamento del matrimonio tra Carolina di Monaco e il primo marito, Philippe Junot, è senz'altro più celebre e ha portato con sé il suo bel carico di polemiche e di critiche per un presunto trattamento di favore verso la principessa e casa Grimaldi in generale. E' facile prevedere, perciò, che farà clamore la pubblicazione dei verbali del processo su «Noi», il settimanale diretto da Gigi Vesigna, ultima freccia (in ordine di tempo) della scuderia di Silvio Berlusconi. Philippe Junot appare in linea con il ritratto di freddo, calcolatore, egocentrico. Un ex principe azzurro che, ai giudici vaticani, rivela senza problemi che «io e la principessa abbiamo avuto rapporti intimi molto tempo prima delle nozze». Da quando? «In pratica fin dal nostro primo incontro». Parole amare per il principe Ranieri. «Mio genero sillaba davanti alla sacra Rota era instabile, immaturo e viziato». Sembra un teleromanzo a puntate, pieno di colpi di scena anche se la trama è nota a tutti. Il matrimonio tra Caroline e Philippe dura, in pratica, due anni dal giugno del '78 all'ottobre dell'80 quando viene decretato il divorzio, in tempi da primato. La pratica alla Sacra Rota, per l'annullamento, viene presentata nel marzo dell'81. L'ironia del destino vuole che la sentenza, accompagnata da molte polemiche, arrivi nel giugno del '92, quando Caroline ha ormai perduto il secondo marito, Stefano Casiraghi. A «Noi» sono convinti che la storia abbia tutti gli ingredienti per commuovere. Non a caso è stata decisa la pubblicazione a puntate di ampi stralci dellla documentazione raccolta. «Caroline - spiega Nicoletta Sipos, autrice dei servizi - viene fuori come una ragazzina, a quei tempi immatura per un matrimonio serio». E lui, Philippe Junot, viene dipinto dagli psicologi come «narcisista, istrionico, egoista», sempre impegnato ad esser al centro dell'attenzione generale. Dai documenti, insomma, emerge che la tesi accolta dai giudici, ovvero l'assenza di basi consistenti per un matrimonio maturo, fondato sulla serietà d'intenti, non è proprio campata in aria. La sentenza è arrivata, del resto, dopo undici anni di ricerche in buona parte finite nelle mani del giornale di Ber- lusconi: testimonianze (la stessa Caroline, Junot e il principe Ranieri, tra gli altri); perizie di psicologi e medici vari; documenti a sorpresa sulla turbolenta storia. Mai, in passato, dalla Sacra Rota era filtrata una documentazione così ricca. Ed è un colpo per la tradizione di riservatezza dell'organismo. Ma è ben difficile che la fuga di notizie parta da oltre Tevere, ove si fa di tutto per garantire il riserbo. Basti dire, al proposito, che i giudici del tribunale d'oltre Tevere lavorano da soli, senza segretarie, dattilografe o archivi elettronici. Tutto viene composto a mano, registrato di persona. Eppure, tante precauzioni non hanno retto di fronte agli 007 di Vesigna, impegnato nel lancio della sua ultima creatura. Ranieri descrisse il genero «narcisista instabile e viziato» Carolina di Monaco e Philippe Junot, nozze annullate dalla Sacra Rota

Persone citate: Gigi Vesigna, Nicoletta Sipos, Philippe Junot, Rota, Silvio Berlusconi, Stefano Casiraghi, Vesigna

Luoghi citati: Milano, Monaco