BANDIERA GIALLA

BANDIERA BANDIERA GIALLA di Ugone di Certoit Per esempio, il tempo perso da idiota, quante volte, nella vita, in ricerche di un oggetto desiderato o necessario, andando per botteghe, strade, mercati, supermercati, Upim e Rinascenti, sepolcrali Centri Commerciali, ripetendo con crescente vergogna la stessa domanda: - Avete... così e così... che non costi più di tanto... che sia di buona...? - E poi le esitazioni per il prezzo eccessivo o perché sì, è trovato, ma ormai lo fanno così ed è brutto e... (Troppo, devo confessare, troppo: si può fare un conto di anni, inutili più di una galera). E tutti, in questo labirinto di consumi, buttiamo energia mentale, sostanza neuronica, riserve spirituali, anima, karma, forza muscolare, volontà, tesori di vitalità profonda in asservimento all'acquisto, attirati da scemenze che ci serviranno poco, incrementando (se questa è utilità) il commercio, che di tale stregata disposizione si alimenta come un cancro. Compiango gli uomini che, alla fine della settimana, accompagnano la moglie a riempire carrelli di roba superflua o scadente, in fila mesta agli sfinteri della Cassa che ingoia soldi e tempo: perché non vanno sotto un albero a leggere Dostoevskij o Heidegger? E ho vergogna di me, anche, quando butto ore in compere, e mi appare la sabbia rossa che, nell'oriuolo, sta scivolando giù tacitamente. I nòstri minuti sono contati: quando l'oggetto è trovato, mentre ti fanno il pacco, eccoli finiti.

Persone citate: Bandiera, Dostoevskij, Heidegger