L'auto americana compie i cent'anni

P STORIA Lauto americana compie i cent'anni ECCO un rito storico-celebrativo che non passerà inosservato quest'anno. Si tratta del centenario dell'inizio dell'era dell'auto negli Stati Uniti. E' una data che viene fatta risalire esattamente al 21 settembre del 1893. Fu allora che i fratelli Duryea, Frank e Charles, costruirono il primo automezzo dotato di motore a combustione interna, un monocilindrico a quattro tempi: aveva una potenza di quattro cavalli ed era alimentato a petrolio e raffreddato ad acqua. L'interesse che il veicolo ottenne nel Paese dei Mustang, i cavalli selvaggi di tanti film western, fu notevole. E i fratelli Duryea si lanciarono nell'impresa di produrne subito un certo numero di esemplari, anche con l'aiuto di un finanziamento di mille dollari, inatteso quanto provvidenziale. La prima corsa automobilistica svoltasi negli Stati Uniti (fu promossa, come accadde spesso nel periodo pionieristico della motorizzazione, da un giornale, il «Chicago Times Herald» nel 1895) venne vinta da una Duryea. Due mesi dopo i due fratelli fondavano a Springfield, nel Massachusetts, la prima fabbrica di veicoli a motore sorta sul suolo degli Usa. Ma il primo americano a creare una vera e propria industria automobilistica nel Nuovo Mondo fu senza dubbio Henry Ford. Dopo due tentativi infruttuosi, il 16 giugno 1903 egli dava vita alla «Ford Motor Company». Modesto il capitale'(28 mila dollari) e angusta la sede della fabbrica (un monolocale in Mack Avenue, in quella che sarebbe diventata la capitale mondiale delle quattro ruote, Detroit). Ciò nonostante alla fine del 1904 la Ford Motor Company aveva già costruito 658 vetture con un utile elevatissimo (circa 150 dollari per unità). Sin dai primi anni della sua attività Henry Ford rincorse un sogno: come egli stesso scrisse, quello di costruire «un'automobile per tutti, così a buon mercato che chiunque percepisca un salario potrà acquistarla e godere con la famiglia il dono divino degli spazi aperti». Ford riuscirà nell'impresa nel 1908 con la nascita del modello T di cui si produr- I nel I mod ranno oltre 15 milioni di esemplari. Inizialmente la Ford T fu offerta a 850 dollari, ma nel 1916 il suo prezzo di listino era sceso di oltre la metà (345 dollari). «L'uomo che ha messo l'America su quattro ruote», come Ford fu definito, divenne un protagonista della vita americana anche politicamente. Nel 1913 fece installare la prima linea di montaggio mobile (dapprima era destinata soltanto ai «magneti») e l'anno seguente stupì il mondo elevando a cinque dollari il salario giornaliero (fino allora era stato mediamente di 2,34 dollari). Però, passato l'iniziale entusiasmo, la mossa di Ford fu aspramente criticata sul piano sociale perché, nella realtà, si disse, imponeva ai dipendenti ritmi di lavoro giudicati infernali. La General Motors, a tutt'oggi il più grande complesso automobilistico del mondo, sorse il 16 settembre del 1908. La sua nascita si deve all'iniziativa di un altro uomo straordinariamente audace e fantasioso, William Crapo Durant. Durant non era un tecnico ma un abile, cinico finanziere. In brevissimo tempo, del suo impero facevano già parte la Buick, la Oldsmobile e la Cadillac, marche indipendenti che ora costituiscono delle «divisioni» della Gm, nonché un'infinità di altre aziende minori. Se l'automobile americana non ha mai autenticamente brillato per le sue conquiste tecniche nessuno è riuscito a eguagliare - se non i giapponesi, oggi - il suo potenziale produttivo. E in nessun altro Paese l'auto si è diffusa così rapidamente. Divenuto un oggetto di uso comune, l'automobile infiammò più di una mente negli Stati Uniti. E ciò spiega perché fra aziende piccolissime, medie e grandi operarono nel Paese ben cinquemila marche di veicoli. Alcune di esse non ne produssero che alcuni esemplari e tuttavia divennero col tempo preziosi cimeli da museo. Oggi l'industria americana conta soltanto su tre gruppi, Gm, Ford e Chrysler, tutti impegnati a migliorare la loro situazione dopo un periodo estremamente negativo. Piero Catucci ccij

Persone citate: Durant, Ford T, Henry Ford, Mack Avenue, Piero Catucci, William Crapo Durant

Luoghi citati: America, Massachusetts, Springfield, Stati Uniti, Usa