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Tifo contro Tifo contro PerMatarrese volgari insulti FIRENZE. La presenza di Di Mauro non è servita a sopire l'ostilità di Firenze contro la Nazionale. Ancora cori, fischi, insulti a Matarrese e agli azzurri. Circa 3 mila tifosi della curva Fiesole hanno investito l'Italia con slogan vergognosi, colpendo soprattutto il presidente federale (che pare sia stato contestato anche nel pomeriggio, quando in un albergo si è incontrato con Vittorio Cecchi Gori), Roberto Baggio e in pratica mandando all'aria l'operazione «Firenze Azzurra» varata dalla società viola. Il livello più basso lo si è raggiunto quando dalla Fiesole si è accostato il nome del presunto «mostro di Firenze», Piero Pacciani, a quello di Matarrese. Per fortuna, il resto del pubblico si è ribellato salvando in parte la credibilità della città. Confermando che Firenze continua ad avere due anime, la maggioranza del pubblico ha infatti reagito agli insulti della Fiesole con fischi e cori del tipo «Buffoni buffoni», sostenendo gli azzurri e applaudendo calorosamente ai gol di Baggio e Maldini. Ma non è servito a cancellare l'amarezza. Il sindaco Morales ha. definito i contestatori «patetici». Vittorio Cecchi Gori, sconsolato: «Continuo a gridare "Forza Italia", purtroppo c'è chi continua a pensarla a modo suo». Il vicepresidente si era augurato che segnasse Baggio ed è stato accontentato: «Una grande soddisfazione». Amareggiato Casasco, che aveva svolto opera di ricucitura: «Pensavo che il pubblico fosse più maturo e avesse capito. Ora la Fiorentina dovrà valutare se è ancora il caso di investire...». Il presidente del Centro coordinamento Viola Club, Giancarlo Nencioni, ha minacciato di dimettersi. Critico Agroppi, durissimo Nizzola: «Questi cori contro l'Italia sono avvilenti e mortificanti. La parte sana della città si è ribellata, ma non basta a cancellare questa vergogna». Una frecciatina anche agli azzurri: «Purtroppo non hanno aiutato, almeno nel primo tempo, a scaldare l'ambiente», [b. e]