Le profezie di un leghista siciliano di Oreste Del Buono

Le profezie di un leghista siciliano RISPONDE O.d.B. Le profezie di un leghista siciliano Egr. sig. del Buono, poiché ho per hobby la ricerca di libri rari e curiosi, mi consenta di inviarle in dono la copia di un saggio di fine Ottocento che reputo molto interessante. Si tratta di una delle prime opere pubblicate sulla questione meridionale che dimostra come una certa cultura «leghista» giunga da molto lontano. L'Autore, Alfredo Niceforo, non era uno sprovveduto (è stato uno dei più grandi criminal isti italiani, docente di antropologia, statistica e criminologia nelle più grandi università europee compresa la Sorbona)... Guido Leone, Torino GENTILE signor Leone, la ringrazio: con L'Italia Barbara Contemporanea mi ha fatto un dono davvero prezioso. Lei ha proprio ragione quando dice che «scopo del libro sembra essere quello di dimostrare come l'assunto di Cesare Lombroso secondo cui «l'Italia è una ma non è unificata» andrebbe riveduto e corretto secondo la formula «L'Italia è una ma non sarà mai unificata». Tutto il libro è importante, statistiche comprese, ma un particolare risalto ha senz'altro il penultimo capitolo che si abbandona a una specie di visione precorritrice; si direbbe scritto con il senno di poi. Con un certo brivido mi è parso che Niceforo si indirizzasse ironicamente a noi d'oggi, con la sicurezza di non trovarci ancora fuori dei guai. La terapia politico-istituzionale che propone («ampie li- Le prdi un lsicil ofezie eghista ano berta federaliste per le regioni settentrionali e centrali, "commissariamento" dell'intero Mezzogiorno») è quasi profetica. L'ultimo capitolo, quello che riguarda i danni prodotti dallo Stato risorgimental-centralista, pare davvero, come dice lei, scritto da Bossi e Miglio. Lei mi fa giustamente notare che i termini più ricorrenti sono: gruppi e clientele, parlamentarismo sfruttatore, gettoni di presenza, caporioni e giannizzeri, burocrazia parassitaria, posti e pensioni non dovuti, brigantaggio bancario, saccheggio organizzato, concussione, peculato e corruttele varie, scivolamento di abisso in abisso, dissoluzione fatale, sintomi spaventosi, agonia sociale ecc. «Tutta un'elencazione di fatti non solo deprimenti ma che ci fanno toccare con mano che 'Teterno presente", almeno in Italia, esiste davvero: ultimo particolare interessante: il professor Niceforo era... siciliano» lei dice, gentile signor Leone. Solo un siciliano poteva affermare con cognizione di causa: «Il borbonismo e lo sgoverno imbarbarirono l'Italia meridionale; i governi attuali distruggono e uccidono l'Italia tutta». Il libro è stato stampato nel 1898 da Remo Sandron Editore Milano-Palermo. La Storia continua... Oreste del Buono

Persone citate: Alfredo Niceforo, Bossi, Cesare Lombroso, Miglio, Niceforo, Remo Sandron

Luoghi citati: Italia, Milano, Palermo, Torino