Un arsenale nella stiva di T. A.
Un arsenale nella stiva Un arsenale nella stiva La Marina intercetta una nave Andava da Istanbul in Jugoslavia TARANTO. Nascosti tra i sacchi di riso e grano e gli scatoloni pieni di scarpe c'erano razzi e proiettili per cannone: migliaia di pezzi, un enorme arsenale nella stiva della Dolphins I, la nave mercantile che l'Audace, cacciatorpediniere della Marina militare italiana impegnata nel pattugliamento dell'Adriatico, ha intercettato lunedì sera al largo del Canale d'Otranto. La Dolphins I, partita dal Pakistan via Turchia, era destinata alla ex Jugoslavia. Ma adesso, messa sotto sequestro, è attraccata nel porto di Taranto dove decine di poliziotti hanno cominciato ad aprire i 59 container contenuti nella stiva. La nave (batte bandiera di Saint Vincent e Grenadine, nelle Antille) era partita da Karachi a dicembre facendo poi sca¬ lo, il 15 gennaio, in Turchia. Il comandante, il turco Yalcin Ferhattoglu, ha raccontato al magistrato che coordina l'inchiesta, il sostituto procuratore della Repubblica Vincenzo Petrocelli, che proprio in questa occasione è avvenuto il cambio dell'equipaggio (attualmente composto da 20 marinai turchi e 6 polacchi) e l'imbarco di un nuovo carico, probabilmente i container con le armi. Lunedì sera la Dolphins è stata bloccata dal cacciatorpediniere Audace, comandato dal capitano di vascello Claudio De Polo, unità navale che fa parte della forza permanente nel Mediterraneo (Stanavformed) impegnata nel pattugliamento dell'Adriatico per far rispettare l'embargo contro i Paesi dell'ex Jugoslavia. [t. a.]
Persone citate: Claudio De Polo, Vincenzo Petrocelli, Yalcin
Luoghi citati: Istanbul, Jugoslavia, Otranto, Pakistan, Taranto, Turchia
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