L'attore è candidato al Golden Globe per «Used people» di Beeban Kidron

L'attore è candidato al Golden Globe per «Used people» di Beeban Kidron LAmerica festeggia Marcello Mastroianni, premio alla carriera a Palm Springs «Macché Casanova, mi sento Tarzan» «E Jane deve essere grassa» PALM SPRINGS. «Used people», il suo primo film americano, potrebbe tra una settimana regalargli un Golden Globe, il premio dato dalla stampa estera a Hollywood che è spesso il primo passo verso il boccone più prelibato, gli Oscar. Ma Marcello Mastroianni, nel frattempo, è stato insignito sabato di un premio alla carriera dal Festival Internazionale di Palm Springs, che lo ha salutato come «forse il più famoso attore del mondo». In un simbolico legame con il cinema italiano più giovane, il Festival ha dato l'opportunità di affacciarsi per la prima volta sul mercato americano a una serie di film usciti recentemente. Tra gli altri, «Gangster» di Massimo Guglielmi, «Verso Sud» di Pasquale Bozzessere, «Persone perbene» di Francesco Laudadio, «Al lupo, al lupo» di Carlo Verdone, «Pensavo fosse amore» di Massimo Traisi e «Fratelli e sorelle» di Avati. C'era anche il regista-Oscar dell'anno scorso, Gabriele Salvatores, con «Puerto Escandido». Ma torniamo a Mastroianni. Quando ci si avvicina ai 70 e s'inizia a vincere premi alla carriera, significa in genere che è giunto il momento di guardarsi indietro e di cominciare a vivere di memorie e nostalgia. Non per il Marcello nazionale, per il protagonista di «Otto e mezzo», di «Matrimo¬ nio all'italiana», di «Una giornata particolare» e di un totale di 137 film che ne hanno fatto nel mondo il simbolo dell'italiano. «La mia carriera è come un film che ha avuto inizio dopo la guerra e non è ancora finito. All'inizio è un po' come quando vedi per la prima volta il mare. Tutto è eccitante, assorbì ogni cosa come una spugna, ma poi anche il cinema diventa abitudine, un lavoro in cui si va su poco alla volta come in un ufficio. Diventi più conosciuto, ti fai la villa con la piscina. Ma anche questo diventa routine». E quando rivede i suoi film, che cosa prova? «Di tutto, a volte mi sento goffo e stupido, altre faccio i complimenti a me stesso, altre ancora mi faccio tenerezza». Nonostante i suoi tentativi di presentarsi come un uomo qualunque, a Mastroianni in Terra d'America arriva inevitabile la domanda-stereotipo che lo insegue sempre. Mr. Mastroianni, ma che cosa prova a essere un sexsymbol, com'è essere Casanova? «Francamente questa storia è quasi offensiva e deve venire da gente che ovviamente non ha visto i miei film. Perché ho fatto l'omosessuale, l'impotente, il prete, di tutto. Una volta ero anche incinto. Se nei miei film c'è qualcosa di erotico, spesso sono solo le mie fantasie. E lo sapete che cosa mi piacerebbe fare? Vorrei essere Tarzan, ma un Tarzan invecchiato che fa fatica a salire sugli alberi e che abita con una Jane un po' grassa. Perché anche il re della giungla, come Mastroianni, avrà ormai i suoi anni, no?». Con il suo inglese un po'stentato, con le sue espressioni, i suoi gesti, i suoi movimenti, Mastroianni è il mattatore della serata. Andiamo indietro nel tempo. Qua! è il suo film preferito? «Otto e mezzo». E il regista? «Scola, Monicelli, Visconti, De Sica. E, certamente, Fellini. Fa- re un film con lui non è lavoro. E' il piacere di stare assieme con un amico, avere la complicità. Se vogliamo è il contrario di essere dei professionisti, perché ridiamo tutto il tempo». E Beeban Kidron, la giovane regista-donna che lo ha diretto in «Used people»? «Sono stato diretto da sette registe diverse e mi piace molto. Hanno sempre particolari attenzioni per me, mi viziano come un bambino. In "Used people", poi, ero circondato da Shirley MacLaine, Jessica Tandy, Kathy Bates, Sylvia Sidney. Grandissime attrici, loro sì delle vere professioniste». Perché, in Italia invece... «In Italia abbiamo Sofia, e altre due o tre. Ma per il resto cercano ancora le attrici sui bordi delle piscine o perché hanno partecipato a Miss Italia o cose del genere». Lorenzo Sèria L'attore è candidato al Golden Globe per «Used people» di Beeban Kidron Gran successo per Mastroianni salutato come «il miglior attore esistente al mondo» A fianco: Francesca Neri in «Al lupo, al lupo»

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