Vialli è tutto da rifare

Fuggitoli Milan, restano i personaggi con le loro storie a reggere l'interesse del campionato Fuggitoli Milan, restano i personaggi con le loro storie a reggere l'interesse del campionato Vigili/ è tutto da rifare Tifosi-Baggio, accuse e poi la pace TORINO. Vialli e Baggio, ovvero i due volti di una Juve che non trova pace. Oggi per entrambi sarà una giornata di esami. Il Gianluca ritorna punta per riconquistare la Juve e tentare di riprendersi anche la Nazionale. Roberto, dopo i fischi subiti contro il Parma, vuole anche rispondere ai tifosi che ieri all'allenamento prima l'hanno contestato poi hanno preteso un chiarimento facciafaccia con lui. Il tutto senza che la società si opponesse. Strano destino quello di Vialli. Con un doppio salto mortale è passato da bandiera della riscossa a leader dei delusi. Prima attaccante, poi centrocampista, ora di nuovo attaccante. Vittima illustre della breve, ma intensa, stagione degli esperimenti. E Vialli ha perduto anche il posto in Nazionale. L'annuncio di Sacchi è arrivato nel momento più difficile, ma non è etata pria cpmunjca ziofie inattesa. Neppure sotto la spinta della rabbia e dell'amarezza Vialli ha ritrovato la parola. Ieri solo un sussurro in mezzo alla baraonda dei tifosi: «Non me l'aspettavo». Soltanto così. Tutto Vialli in quattro parole. Il solito cappellino a coprire l'irrinunciabile pelata, gesti meccanici di fronte alle richieste di autografi dei tifosi. Non gli ha restituito il sorrìso neppure la certezza di ritornare attaccante oggi contro il Pescara e di ritrovare la voglia di gol. I problemi gli rotolano addosso come i massi di una frana e sembrano lontani i momenti in cui attorno a lui fiorivano le speranze. La Juve era ancora un'oasi di tranquillità e Boniperti poteva proclamare pieno di fiducia: «Vialli è il degno erede di Platini, sarà il nostro uomo-guida, in campo e fuori». Ma neppure il presidentissimo poteva immaginare che di lì a poco la situazione sarebbe precipitata. Forse il peggio è passato, anche se in questa Juve le sorprese sono sempre dietro l'angolo. Oggi Vialli ritorna al centro dell'attacco in coppia' con Baggio. Punto e a capo. La fase degli esperimenti è durata meno di un mese, ma è stata fatale al Gianluca, anche se le ragioni che hanno spinto Sacchi ad escluderlo dalla squadra azzur¬ ra non sono legate al tiramolla degli ultimi tempi. Trapattoni, ovvio, lavora per il bene della Juve. Quindi anche per il bene di Vialli e non può tenere conto in nessun caso delle esigenze del et. Vialli sulla Juventus sta incidendo come leader da spogliatoio, è giocatore che fa gruppo, incoraggia i compagni. Ma non ha ancora peso determinante in campo. Era arrivato da Genova per costruire una seconda leggenda, si ritrova alle prese con tanti problemi. Oggi comincerà per lui finalmente la strada in discesa? Ai tormenti di Vialli, fanno da contraltare i problemi di Baggio, legati ad un amore mai nato coni tifosi. Ieri mattina l'ennesimo episodio. Lui si allena, un gruppo di ragazzi lo sbeffeggia obbligando Trapattoni ad intervenire. Baggio lascia il campo confuso, i tifosi chiedono un faccia a faccia con il giocatore, per chiarire le ragioni del loro atteggiamento. La Juventus società, solerte nel l'imporre il silenzio stampa ai giocatori e tenerli lontani dai giornalisti, non lo è altrettanto nel sostenerli nei momenti delicati, Via libera quindi ai ragazzi della curva che circondano Baggio. I rappresentanti dei Draghi e dei Viking mettono il giocatore di fronte alla sue responsabilità. In tutto dieci minuti di colloquio, poi Baggio può partire con i compagni per il ritiro. Squilli di pace? Diciamo che è stata siglata una tregua. I responsabili dei due gruppi spiegano: «Ci siamo chiariti. Adesso speriamo che quanto dimostrerà in futuro, soprattutto le sue prestazioni in campionato, possa rendere migliori i nostri rapporti». E Baggino? Certamente era a disagio di fronte alle accuse dei tifosi. Ha spiegato le proprie ragioni: «Cercate di capirmi, non è stato facile ambientarmi, soprattutto il primo anno. Ma ancora oggi non mi sento tranquillo e ogni volta che gioco al Delle Alpi ho paura . di sbagliare». Il resto alla prossima puntata. Ma, almeno per oggi, Draghi e Viking hanno promesso che non ci saranno contestazioni. Fabio Vorgna no Vialli, oggi in Juve- Pescara ritorna al suo originale ruolo di punta

Luoghi citati: Genova, Pescara, Torino