«I cantieri devono riaprire» di Valeria Sacchi

Milano, prima tappa di Fabbri per sbloccare gli investimenti Rothschild vende Milano, prima tappa di Fabbri per sbloccare gli investimenti «I cantieri devono riaprire» Nella sola Lombardia sono fermi interventi in opere pubbliche ed edili per 1240 miliardi MILANO. Fabio Fabbri, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ha incontrato ieri a Milano il nuovissimo presidente della Regione, Fiorella Ghilardotti, la giunta, i prefetti della Lombardia, sindacati e imprenditori (artigiani compresi). Tema: come sbloccare al più presto i danari già stanziati per i progetti di opere pubbliche ed edilizia privata già approvati e avviati, al fine di rimettere in moto almeno questo volano. La formula è già prevista in una legge del 1991 (governo Andreotti), sotto forma di un Comitato per la Pubblica Amministrazione da istituire presso la prefettura. Il quale, d'accordo con le varie autorità, si ponga come garante, in attesa delle nuova normativa sugli appalti. Per la Lombardia, si tratta di sbloccare 1240 miliardi così distribuiti: 160 miliardi destinati a interventi sull'Olona e sull'Arno di Buscate, 400 miliardi per la Valtellina, 280 per l'edilizia sovvenzionata e altri 400 per l'edilizia agevolata. Questi ultimi in grado di attivare interventi per un valore complessivo di 2500 miliardi. Milano è la prima tappa. Fabbri ha già fissati in agenda incontri simili con tutte le regioni italiane. «Viviamo una stagione di transizione difficile e complessa. Ma per le persone oneste è tempo di reagire a testa alta, di assumere le proprie responsabilità» ha spiegato il vicesegretario. «Ecco perché deve consolidarsi una attiva alleanza fra quanti sentono le responsabilità dell'oggi». E' un progetto realistico? E' stato chiesto alla presidentessa della Regione. «Sì, anche perchè si tratta di un discorso concreto. Certo, i Comitati della prefettura si sovrappongono a compiti che già sono propri della Regióne, attravèrso I le i Consulte. Ma poiché la nostra Regione, questa Consulta non l'ha mai fatta nascere, siamo noi ad essere inadempienti. Quindi, se possiamo utilizzare il nuovo strumento per far ripartire i la¬ vori, la cosa è senza dubbio positiva». Fabbri ha aggiunto che, sul piano nazionale, si cercherà di anticipare l'operatività del nuovo organismo previsto dal disegno di legge Merloni: l'Osservatorio permanente dei lavori Pubblici, il quale potrebbe collaborare con la task force per l'occupazione, istituita pressò la presidenza del Consiglio, e guidata da Gianfranco Borghini. Dopo aver illustrato in cifre gli obbiettivi dell'incontro, Fabbri ha svelato il secondo asso nella manica: il Comitato prefettizio dovrà far pressione sul sistema bancario, affinché sblocchi le anticipazioni alle imprese, garantite dalla amministrazione pubblica, e conceda nuovi prestiti «a tassi agevolati». Ha sentenziato Fabbri «Quando l'economia va male, ma le banche sono in buona salute, a mio avviso c'è qualcosa che non funziona». «A nostra volta - ha proseguito il sottosegretario - ci impegneremo a sollecitare presso la Cassa Depositi e Prestiti la liquidazione e i pagamenti degli stati d'avanzamento. Inoltre, con la Regione, programmeremo nuovi finanziamenti per edilizia ospedaliera, depurazione acque, difesa del suolo, Malpensa, Fiera, università e metrò leggeri». «E - ha concluso Ghilardotti - per il passante ferroviario che, se non arrivano altri soldi; fermerà i lavori a giugno». Sulla task force per l'occupazione, è intervenuto nel pomeriggio Gianfranco Borghini, sollecitando un «patto sociale a tre, governo, imprenditori e sindacato, per affrontare l'emergenza occupazione e la crisi economica». Dopo aver dato un giudizio positivo su salario di ingresso e lavoro interinale, Borghini ha proposto incentivi anche per il «part-time» e per tutte le altre possibili formule che introducano «flessibilità» nel sistema. Valeria Sacchi Fabio Fabbri sottosegretario alla presidenza del Consiglio impegnato in prima persona sui provvedimenti in favore dell'occupazione

Luoghi citati: Buscate, Lombardia, Milano