Oboli versati a Pippo e Mike di Oreste Del Buono

Sul treno, ghiaccio nel wagon-lit e strazio con il telefonino O.d.B. Egregio signor Del Buono, mia madre aveva il suo stesso cognome, ma non credo che siamo parenti. La mia lettera è un po' diversa da quelle che riceve di solito e forse anche bizzarra. Tratta di un giorno qualsiasi in un supermercato qualsiasi in cui sto radunando la merce nel carrello e a ogni pacco osservo la marca e comincio a contare: 3000 lire vanno nelle tasche di Berlusconi, 2000 alla Rai, 1000 a Armando Testa, lOOOaCecchiGori, 1000 a Mike Bongiomo, 800 a Pippo Bando, 800 a Maurizio Costanzo, 500 a Giuliano Ferrara, 500 a Corrado Mantoni... Domenico Lepore, Torino GENTILE signor Lepore, è molto probabile che non basti il cognome di sua madre a imparentarci. Invece quello che mi incuriosisce e, anzi, un poco m'inquieta è l'andamento della sua testa che, quello sì, mi risulta abbastanza familiare. Lei, infatti, prosegue quasi senza riprendere fiato: «300 al grossista, 300 alle sorelle Caducei, 300 a Vittorio Sgarbi, 200 a Fabrizio Frizzi, 200 a Rita Dalla Chiesa, 200 a Gianfranco Funari, 200 a Toto Cutugno, 200 a Vianello-Mondaini, 100 a Luca Barbareschi, 100 a Marta Flavi, 100 a Nino Frassica, 100 a Marco Columbro, 100 a Marco Balestri, 100 a Lino Banfi, 100 a Corrado Tedeschi, 100 a Corrado Augias, 100 a Marisa Laurito, 100 a Iva Zanicchi, 100 a Oboli a Pie a M versati ppo Mike Gerry Scotti, 100 a Alba Panetti, 100 a Sandro Paternostro, 50 al contadino, 50 a Davide Mengacci, 50 a Lorella Cuccarmi, 50 ad Amanda Lear...». Anche lei si fa la spesa da solo, gentile signor Lepore? E' stata una mia rivendicazione al momento più esaltante del femminismo. La conquista di un tempo e di uno spazio coinvolgenti le più profonde riflessioni sull'economia e l'umanità. Giustamente lei commenta il suo elenco, enunciando più d'uno scrupolo prima di arrivare alla conclusione: «Signor Del Buono, forse nell'elenco ho dimenticato qualcuno, forse non ho fatto bene i conti e forse ho esagerato un po' nelle cifre, sta di fatto che su 20.000 lire pagate alla cassa, io ho finito per portare a casa soltanto 6000 lire di merce. Spero che lei si faccia una bella risata su questa mia lettera e, se volesse darmi una risposta sulla Stampa, la prego di farlo di domenica perché io compro il giornale una volta alla settimana». Mi pare un comportamento impeccabile dato che, appunto, si chiama Domenico. Oreste del Buono Oboli versati a Pippo e a Mike

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