Pavarotti: difendo i miei chili

«Il sovrappeso non danneggia la voce, la Callas peggiorò quando dimagrì» «Il sovrappeso non danneggia la voce, la Callas peggiorò quando dimagrì» Pavarotti: difendo i miei chili «Ho deciso di mettermi a dieta, ma solo per essere più agile» «E non è vero che sto male, ho soltanto una bruttissima tosse» INTERVISTA IL TENORE NELL'OCCHIO DEL CICLONE IO non so perché tanti giornalisti occupino il loro tempo a inventare cose su di me, con tutto ciò che di terribile sta succedendo nel mondo», dice, al telefono, Pavarotti, da Singapore dove si trova per alcuni concerti. Non ama le polemiche, non le fa, non sta al gioco, ma questa volta una sfumatura di insofferenza, nella voce, c'è. Secondo le ultime indiscrezioni, il tenore ha annullato i suoi impegni per circa due mesi (dal 24 gennaio, dopo «Messa da requiem» di Verdi a Monaco di Baviera, fino a metà marzo quando ricomparirà sul palcoscenico della Scala ne «I pagliacci») perché intende farsi ricoverare in una clinica statunitense specializzata nel far smaltire i chili di troppo. «Invece la vera causa è la tosse», spiega, «mi sono dovuto fermare a causa di una fastidiosissima tosse che da alcuni mesi, soprattutto quando riscaldo le corde vocali, mi fa anche espettorare. Tosse, catarro, come una sorta di bronchitina ostinata. Non c'entrano i chili di troppo. Se la tosse non passerà standomene per uh po' tranquillo ih casa mia a Modena, mi farò ricoverare in una clinica per un controllo completo e approfondito. Esattamente come farebbe chiunque, appunto. Chiaro che, non concedendomi più una vacanza da tanto tempo, approfitterò di questa sosta anche per riposare. E nel riposo sono comprese tante passeggiate e visite al club ippico della mia città, dove ci sono cavalli miei e di altri soci». , Magari ne approfitterà pure per dimagrire. «Sì, certamente. Chiederò aiuto e consiglio ai medici, seguirò le loro indicazioni, la dieta che mi suggeriranno». E' vero che la pinguedine influisce negativamente sulla voce? QuuoiriO lo. ha ipotizzato, in ottMione dei suoi scivolóni affla Scala con «Don Carlo» e, a fine dicembre, durante il concerto allo stadio di Dusseldorf. «Mi viene subito in mente la Callas, con la sua stazza, e la meraviglia di quella voce. Semmai, i problemi arrivarono forse dopo, quando riacquistò la linea. Poi mi vengono in mente anche i grandi cantanti lirici del passato, tutti sovrappeso, e tutti con una voce straordinaria. Adesso abbiamo tante belle figure. Corelli divenne celebre per la sua bravura, oltre che per la sua bellezza». La sua spiegazione per quegli scivoloni? «A Dusseldorf, nel bel mezzo della romanza "Pourquoi me réveiller?" del Werther, mi è venuta la maledetta tosse. Alla Scala è stata una serata nel complesso non felice. Per quanto riguarda in particolare me, ho preso male un fiato. Colpa mia, l'ho subito riconosciuto». Il che non ha impedito che succedesse il finimondo. «Sì, francamente l'ho trovata una reazione un po' esagerata. Che un grande tenore prenda una stecca la sera di Sant'Am- brogio fa notizia, è vero, ma forse bisognerebbe non perdere il senso delle proporzioni. Ci sono altri avvenimenti, nel mondo, che mi sembrano infinitamente più interessanti». Zeffìrelli, indignato per l'inciviltà di alcuni loggionisti, ha anche ipotizzato che lei non abbia più nessuna intenzione di tornare alla Scala, a metà marzo, con «I pagliacci». «Come si può ipotizzare il futuro di una cosa sicura? Oggi siamo in questo mondo, domani chi lo sa... così è la vita». La necessità di dimagrire, il come e il quanto, stanno da tempo accompagnando i racconti della sua carriera e vita. Tanto che a volte si sarebbe indotti a pensare che lei non viva il sovrappeso come un reale problema. Altrimenti lo risolverebbe una volta per tutte. «Infatti. I chili in più sono miei amici, e miei nemici, da tantissimi anni». Quanti sono in più? «Sono alto 1,82; non dovrei superare il quintale». Invece quanto pesa? «Top secret. Non lo sa nemmeno mia moglie Adua»; E come si sente? «Male. Non nel senso che sto male di salute, perché in realtà sto benissimo, ma mi piacerebbe tanto sentirmi più agile, muovermi in modo più leggero, sciolto. D'altra parte, chiunque aumenti di qualche chilo prova una sgradevole sensazione di appesantimento. Ha ragione Adua: appena ingrassa di tre chili, come le è successo anche durante le recenti feste, si mette a dieta e li perde. Tre chili non si vedono più di tanto, è vero, però impacciano, e poi, dice lei, se non li smaltisci subito ne accumuli altri e la situazione diventa seria». A proposito di sua moglie, come sta andando il suo libro «Vivere con Luciano»? «Benissimo, credo sia arrivato a oltre centomila copie di vendita. E' stato tradotto in spagnolo, tedesco e inglese, soltanto di quest'ultima edizione ne sono stati venduti circa sessantamila esemplari». Lei si riconosce nel modo in cui Adua l'ha descritta? «Ne esco molto migliore di come sono. Direi che mi ha raccontato come io vorrei essere». Fra gli impegni cancellati, anche la regia di «Favorita» al Metropolitan, praticamente la ripresa dell'allestimento da lei firmato a Venezia nell'88. Finora, è stata la sua unica esperienza in questo settore. Quando si sarà ristabilito, pensa di farne altre? «Me lo hanno chiesto più volte, e mi piacerebbe. C'è però la difficoltà del tempo; bisogna rimanere fermi in una città praticamente per un mese, questo è un lusso che non mi posso permettere, visto il ritmo con cui si susseguono i contratti che ho già firmato al di là e al di qua dell O ceano. Adesso comunque devo pensare a starmene in pace per rimettermi in sesto, senza l'as¬ sillo di dover informare tutto il mondo sulla mia cura dimagrante, il come, dove, quando e quanto, per evitare che circolino troppe fantasie. Mi ricordo che non molto tempo fa si sussurrava addirittura che io soffrissi di flebite. Mai avuta in vita mia. Una delle conseguenze di queste voci è l'arrivo di valanghe di lettere. E bisogna rispondere a tutte». Ornella Rota «La gente mi scrive per sapere il responso della bilancia ma non lo dico nemmeno a mia moglie» re più agile» tissima tosse» ttura che io Mai avuta in e conseguenze rrivo di valansogna risponOrnella Rota Sting si congratula con Pavarotti. Qui a fianco, visto da Loredano Copyright per l'Italia «La Stampa» Sting si congratula con Pavarotti. Qui a fianco, visto da Loredano Copyright per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Callas, Corelli, Ornella Rota, Pavarotti, Rota, Verdi

Luoghi citati: Dusseldorf, Italia, Modena, Monaco Di Baviera, Singapore, Venezia