La Spd si illumina di luci rosse

La Spd si illumina di luci rosse RIVELAZIONI iSÉ Coinvolto Lafontaine, ex leader del partito e presidente della Saar La Spd si illumina di luci rosse «Politici tedeschi frequentatori di un bordello» BERLINO. Vari uomini politici socialdemocratici della Saar, fra cui il presidente della regione, Oskar Lafontaine - scrive il settimanale «Spiegel» - hanno intrattenuto rapporti con un noto esponente di primo piano di ambienti «a luci rosse». Al centro del servizio che «Spiegel» pubblica nel numero in edicola domani, e di cui ieri è stata fornita un'anticipazione, si trova un uomo di 49 anni, Hugo Peter Lacour, attualmente detenuto a Metz, in Francia, per una rapina a mano armata e contro il quale a Saarbruecken (capoluogo della regione) è stato emesso un ordine di cattura in relazione all'assassinio del cogestore di una casa di piacere. Lafontaine e Reinhard Klimmt, esponente di primo piano a livello regionale del partito socialdemocratico (spd), così come altri loro compagni, sarebbero stati spesso in passa¬ to - scrive il settimanale - ospiti di un locale, «La Cascade», gestito da Lacour. Mentre il ministro della Giustizia regionale della Saar, Arno Walter (spd), ha commentato l'informazione dicendo ad una radio che si tratta di «una totale stupidaggine», i liberali all'opposizione hanno invece chiesto «una esauriente delucidazione delle relazioni fra Oskar Lafontaine e Reinhard Klimmt con il sottobosco criminale». Il governo regionale della Saar e Lafontaine non hanno voluto, fino a ieri sera, prendere posizione sulla vicenda. Secondo quanto scrive «Spiegel», Hugo Peter Lacour, cittadino francese, era fuggito nell'ottobre del 1987 dalla prigione dove era rinchiuso a Saarbruecken, ma poco dopo era stato arrestato in Francia. Si era allora rivolto a Klimmt chiedendogli aiuto in relazione all'inchiesta sull'omicidio in cui era coinvolto. Klimmt gli rispose scrivendo, afferma «Spiegel»; «Ho parlato ancora una volta con il nostro ministro della Giustizia (regionale) in merito allo scritto del 20 agosto 1989. Mi ha detto che le indagini sulla vicenda Weirich non sono ancora concluse. Mi terrà informato di eventuali variazioni della situazione di fatto». Klimmt, aggiunge «Spiegel», non nega di essere intervenuto a favore di Lacour, ma afferma di averlo fatto perché è compito di un uomo politico «aiutare persone che si trovano ai limiti della società». Il settimanale afferma ancora, peraltro, che Lafontaine ha preso presso di sé, dandogli lavoro, un amico intimo di Lacour, Totila Schott, noto come picchiatore, facendogli avere un porto d'armi e consentendogli di addestrarsi al tiro con un istruttore della polizia. [Ansa]

Luoghi citati: Berlino, Francia, Saarbruecken