«Il Grande Fratello ci spia già dalla serratura»

«Il Grande Fratello ci spia già dalla serratura» I REALI INGLESI E IL DIRITTO ALLA PRIVACY «Il Grande Fratello ci spia già dalla serratura» A Londra si può? Assurdo Quella di Rushdie è un'affermazione ovvia, o dovrebbe esserlo. Certo è strano considerare che proprio in Gran Bretagna, la culla dello Stato di diritto, un giornale possa pubblicare il testo di un'intercettazione telefonica senza violare le legge. Se non si è mai pensato a tutelare la riservatezza in casi del genere, deve essere perché in un Paese così tradizionalista nessuno credeva possibile un comportamento tanto fuori dalle regole. Il caso della figlia alcolizzata di Churchill, o l'abdicazione di Edoardo Vili, sono stati trattati con ben altra discrezione. Se adesso i giornali non fanno più così, dev'essere una manovra politica di chi vuol far cadere la monarchia. E'fascismo di stampa Quella registrazione contravviene alla libertà di stampa. La libertà non può essere sotterfugio o violenza privata. Se consistesse in questo, sarebbe fascismo di stampa. Nel privato siamo liberi di dire cose senza ritegno, anche sciocchezze, volgarità. Nessuno deve venirlo a sapere né tanto meno giudicarlo. E' una cosa che rientra nell'assoluto arbitrio dell'individuo. C'è una sfera che è al di sotto di quanto dobbiamo rendere conto agli altri. Se dovessimo entrare nella zona franca della riservatezza dei personaggi del passato, compresi i santi e i papi, dovremmo concludere che la storia è fatta tutta da individui turpi e da mascalzoni. La morte dell'intimità Quest'episodio rientra in un problema più generale, la riservatezza è già morta nella nostra società. Perché si deve sapere di che gruppo sanguigno è un individuo? Quanti apparecchi tv ha in casa? Quanto ha in banca? La società del Grande Fratello immaginata da Orwell non appartiene all'orrore della dittatura, è già la normalità della democrazia. Ieri, durante un tg, una telegiornalista correva in una via di Corleone dietro al fratello pescivendolo di Riina, rinfacciandolgi i delitti del boss. Una cosa vergognosa. Che poteva dire quell'uomo? Non chiedeva che di essere lasciato in pace. La tv lo ha maltrattato perché il rispetto per l'individuo è morto. Ma lui stia più attento Ne stavo parlando con Barbara Alberti, e ci siamo trovati d'accordo: è scandaloso, non si può gettare al pubblico ludibrio la telefonata di chiunque, principe o servo. Ma quando uno è principe deve badare a fare certi discorsi soltanto se è sicuro che nessuno può ascoltarli. Questo distingue chi ha obblighi dovuti al suo ruolo da un semplice cittadino. Resta da dire che se quella telefonata è stata fatta, amen; altrimenti.la stampa ri schia di essere incriminabile. Perché se condo me tutto quello che leggiamo è l'invenzione di un abilissimo ufficio stampa, per dimostrare che nonostante quella faccia così moscia i reali inglesi scopano ancora. GIORGIO BOCCA ALBERTO BEVILACQUA FRANCO FORTINI VITTORIO SGARRI

Persone citate: Barbara Alberti, Churchill, Edoardo Vili, Franco Fortini Vittorio, Orwell, Riina, Rushdie

Luoghi citati: Gran Bretagna, Londra