Avigliana acqua inquinata da 5 mesi

Nell'agosto scorso una lettera dell'Usi segnalava la presenza di arsenico nella rete idrica Nell'agosto scorso una lettera dell'Usi segnalava la presenza di arsenico nella rete idrica Avigliana, acqua inquinata da 5 mesi? Il sindaco: «Secondo i tecnici i livelli non erano allarmanti» Polemiche sugli interventi tardivi: il Comune ordina altri prelievi Cinque mesi fa, una nota dell'Usi indirizzata al Comune di Avigliana dopo un prelievo dei tecnici del servizio d'igiene, segnalava la presenza nella rete idrida di arsenico. «La cosa non ci aveva preoccupato - ammette il sindaco Paolo Amodeo - visto che l'arsenico era in quantità modestissima, tale da non provocare danni alla salute delle persone, secondo quanto ci avevano assicurato gli esperti». Dopo quella segnalazione, arrivata in piena estate e rimasta praticamente senza seguito, un altro intervento dell'Usi, datato 21 dicembre: anche in questo caso i tecnici denunciavano un sensibile aumento di arsenico nelle condotte dell'acqua di Avigliana. «Due giorni prima di Natale - continua Amodeo - abbiamo chiesto ad un laboratorio privato esami supplementari a largo raggio, in modo da avere un quadro più dettagliato della situazióne. Una prima risposta telefonica è arrivata il 5 gennaio: venivano confermati alcuni dati anomali, poi 1' 11 gennaio il responso ufficiale subito seguito dall'ordinanza che vieta l'uso a scopi alimentari dell'acqua potabile». I dati sono allarmanti: i tre pozzi della Verdina sono inquinati da sostanze anticrittogamiche e da cianazina; i residui di anticrittogamici consentiti per legge sono di 0,5 microgrammi per litro mentre la presenza nell'acquedotto era di 11,40. La cianazina non deve superare il valore di 0,1: ad Avigliana il livello accertato è addirittura di 2. Che cosa può aver provocato questo aumento di sostanze inquinanti? La risposta arriverà dalle nuove analisi dei tecnici - oltre a quelli dell'Usi sono arrivati ad Avigliana anche esperti dell'Italgas - che ieri hanno effettuato una seiie di prelievi nella zona intorno ai pozzi inquinati. C'è soprattutto da capire quale sia la fonte dell'inquinamento: è infatti modesta la presenza di attività agricole intorno alla Verdina, più probabile invece che nelle falde acquifere siano finite, per cause tutte da chiarire, sostanze scaricate da qualche azienda chimica. Intanto per fronteggiare l'emergenza idrica - il divieto di utilizzare l'acqua potabile interessa 7 mila persone - la Prefettura ha inviato, l'altra sera, quattro autobottti dei vigili del fuoco; dalla Regione militare Nord-Ovest sono state messe a disposizione altrettante cisterne. Da ieri nelle scuole elementari viene distribuita agli allievi acqua minerale. Per ora nessuna segnalazione di ricovero all'ospedale, anche se la protezione civile ha allertato la struttura sanitaria. Ieri, il centralino del Comune è andato letteralmente in tilt per le centinaia di telefonate di utenti preoccupati per le possibili conseguenze dell'inquinamento. Per l'intera giornata la gente ha attinto l'acqua dalle autobotti sistemate in piazza del Popolo, piazza Conte Rosso, piazzale Suppo; la frazione Bertassi è stata invece allacciata provvisoriamente all'acquedotto comunale di Sant'Ambrogio. Non si sa fino a quando il divieto di bere l'acqua potabile sarà mantenuto. Ieri sera, il sindaco ha convocato una riunione straordinaria della giunta: dappiù parti il sindaco Amodeo sarebbe stato accusato di aver sottovalutato il problema dopo le segnalazioni dell'Usi. Autobotti e cisterne per rifornire settemila persone il sindaco Paolo Amodeo (sopra) attende l'esito dei nuovi prelievi

Persone citate: Amodeo, Paolo Amodeo, Verdina

Luoghi citati: Avigliana, Comune Di Avigliana