Alenia cominciano gli scioperi

Proposta di Maccari al ministro Per la Fiom possibile una fermata generale dell'industria il 12 febbraio Aleniti, cominciano gli scioperi Tre giornate di lotta per difendere 700posti Dopo la rottura delle trattative tra Alenia e sindacati (5100 tagli in tutt'Italia, di cui 700 a Torino), sono partiti gli annunci dei primi scioperi nel settore dell'industria aeronautica: il 21 sciopero di quattro ore, il 29 sciopero di otto ore con manifestazione nazionale a Roma. Queste agitazioni programmate a livello nazionale vanno ad incrociarsi con quella decisa a livello regionale per il 25 e che riguarda le aziende a partecipazione statale. Per i lavoratori dell'Alenia, che fa parte del gruppo Iri-Finmeccanica, c'è la prospettiva di 16 ore di sciopero nel giro di no¬ ve giorni. Per evitare un eccessivo carico, la Fiom fa sapere che con ogni probabilità la manifestazione del 21 si tradurrà in iniziative interne nelle varie fabbriche. I tagli all'Alenia che riguardano la provincia di Torino sono 700 e non si riferiscono soltanto all'impianto di Caselle ma anche alla sede torinese di corso Marche: in che proporzioni non è però ancora stato precisato. «Questo ulteriore salasso - afferma Giorgio Cremaschi della segreteria della Fiom - si inserisce in una situazione esplosiva dal punto di vista occupazionale. Qui, di questo passo, nel giro di un paio di mesi ci avviamo verso la deindustrializzazione. Oggi la cassa integrazione a zero ore è l'anticamera della disoccupazione. Ci vuole a questo punto un intervento del Governo con misure di politica industriale. Il decreto di Amato con il discorso del salario d'ingresso incentiva i tagli, soprattutto nelle aziende dell'indotto». Il 29 gennaio i lavoratori dell'Alenia andranno a Roma per la manifestazione nazionale del settore. Fiom. Ieri si è riunito il direttivo che ha discusso i problemi della crisi. E' emerso un orientamento per uno sciopero generale dell'industria piemontese il 12 febbraio. I metalmeccanici della Cgil, inoltre, ritengono che le ristrutturazioni aziendali debbano essere affrontate attraverso la presentazione di piattaforme sindacali su tutti i problemi delle fabbriche e propongono a Firn e Uilm di definire una piattaforma unitaria per la Fiat Auto. Fps. Si è conclusa con un'intesa la vicenda della Fps di Campigliene Fenile. L'azienda, che produce ruote, aveva annunciato la chiusura dello stabilimento in cui lavorano 139 dipendenti. Giovedì è stato raggiunto un accordo con i sindacati Firn, Fiom e Uilm che prevede il ricorso alla cassa integrazione. L'accordo verrà formalizzato nei prossimi giorni all'Unione Industriale. Beloit. In profonda crisi anche il settore del settore macchine per la produzione della carta. L'azienda di Pinerolo denuncia un esubero di 770 persone. Cominciata la trattativa con i sindacati. Acciaierie Ferrerò. Lunedì alle 9,30 manifestazione dei lavoratori davanti alla Regione che dovrà dire l'ultima parola sull'elettrodotto che consentirebbe all'azienda di cominciare la produzione. Il presidente Ettore Ferrerò ha già annunciato lo smantellamento. I rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil saranno ricevuti in Regione e sperano in una soluzione in extremis del caso che riguarda 1400 lavoratori, fra azienda e indotto. Comau. Sempre lunedì comincia una difficile trattativa nella sede dell'Unione Industriale per la Comau. L'azienda di Grugliasco ufficializzerà ai sindacati la necessità di un taglio di circa 700 dipendenti.

Persone citate: Giorgio Cremaschi

Luoghi citati: Grugliasco, Italia, Pinerolo, Roma, Torino