Morto nella chiesa-rifugio

Morto nella chiesa-rifugio Morto nella chiesa-rifugio Aveva cercato riparo dal freddo Soffocato per una candela accesa Lo hanno trovato i vigili del fuoco alle 8 di ieri mattina nella minuscola sacrestia della parrocchia «San Giuseppe» di via Roma, a Trofarello. Aveva il viso rivolto a terra, le mani piegate a cuscino, indossava abiti pesanti impregnati dell'acre odore del fumo. Italo Giuseppe Fiore, vagabondo di 31 anni, è morto così, ucciso dall'ossido di carbonio che si è sprigionato nel locale durante un incendio che egli stesso ha provocato, nella notte: voleva dare luce al suo rifugio improvvisato e, per questo, aveva acceso una candela e l'aveva lasciata consumare mentre si assopiva. Vicino al corpo una Bibbia bruciacchiata, il cestino delle offerte intatto, in tasca un mucchietto di buoni-mensa dellaCaritas. .... Racconta il parroco, don Giovanni Griva, berretto nero calcato in testa e sciarpone al col- lo: «A dare l'allarme sono stati gli inquilini del condominio che si trova proprio di fronte alla parrocchia. Le prime telefonate le ho ricevute intorno alle 7,30; voci spaventate, gente preoccupata dal fumo che usciva dalle finestrelle della chiesa». Aggiunge: «Io non vivo qui; abito nella parrocchia di viale della Resistenza: è poco distante, quindi sono arrivato in fretta sul posto». Ma nella chiesa era impossibile entrare, neppure con un fazzoletto sulla bocca. Per varcare i portoncini di legno dell'unica navata, l'aria resa soffocante dalla fuliggine, è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco. «A prima vista pareva un semplice incendio, come quelli provocati da un corto circuito dicono i vigili - quando però abbiamo sfondato la porta della sacrestia siamo inciampati nel corpo». Italo era «barricato» nei pochi metri quadrati della sacrestia ricavata a lato dell'altare: «Lo abbiamo trascinato fuori per rianimarlo, ma purtroppo era già morto da ore» raccontano i soccorritori. Secondo il medico legale, il decesso risalirebbe infatti alle prime ore dell'alba. «L'unica ipotesi plausibile - dice il parroco - è che si sia nascosto nella piccola sacrestia giovedì sera poco dopo la conclusione della messa delle 18. Probabilmente sapeva che, durante la notte, la parrocchia resta chiusa e vuota e riapre soltanto la mattina per la messa». Italo Fiore cercava un rifugio contro il freddo e nessun luogo forse gli pareva più sicuro di una chiesa: «Per farsi luce deve aver acceso una candela, ma si deve essere addormentato senza ricordarsi di spegnere - sostengono i carabinieri - la fiammella ha raggiunto alcune tuniche dei chierichetti appese lì accanto; sono bruciate lentamente e hanno consumato tutto l'ossigeno della sacrestia». Nel passato di Italo Fiore, una sola denuncia per un piccolo furto e una storia di solitudine. Marco Accostato Italo Giuseppe Fiore 31 anni trovato morto nella chiesa di Trofarello

Persone citate: Giovanni Griva, Italo Fiore, Italo Giuseppe Fiore

Luoghi citati: Trofarello