Cecchi Gorì

Cecchi Gorì Cecchi Gorì Dura risposta perMatarrese FIRENZE. La Fiorentina è in silenzio stampa, deciso dalla società. Vittorio Cecchi Gori no. Il vicepresidente è tornato in pista sfidando tutto e tutti. A cominciare da Matarrese, che in questi giorni ha punzecchiato i Cecchi Gori per la vicenda Radice: «Vittorio deve ancora trovare una sua giusta presenza dentro il calcio». Una dichiarazione che al produttore non è andata giù. «Io non porgo mai l'altra guancia ha tuonato ieri - neppure a Matarrese. Io difendo e difenderò sempre la Fiorentina e Firenze. Non c'è Matarrese che tenga». Archiviato il presidente della Federcalcio, l'infaticabile Vittorio ha continuato a lanciare sfide e avvertimenti. «Forse sono un tipo impulsivo ma non cerco briga, né mi va di essere linciato pubblicamente come è accaduto di recente. Voglio però la libertà di arrabbiarmi, per questo finisco per andare contro tutti». Ce l'ha con chi ha demonizzato il pubblico fiorentino: «Eppure, da tre anni, da quando io e mio padre siamo qui, è sempre stato bravissimo. Se ci fosse violenza, lasceremmo subito la Fiorentina. Ma Firenze è una città seria e pacifica»: Elogia la propria gestione calcistica: «Siamo l'unica società a far sedere il presidente avversario accanto a noi in tribuna. Ho dato la mia parola a Matarrese che, per la gara con la Nazionale, Firenze sarà esemplare». Attacca chi ha voluto in questi mesi «ingigantire tutto». A cominciare dalle «svastiche intraviste sulle maghe viola e dalla bomba nello stadio». Aggiunge: «Forse diamo noia a qualcuno, siamo cresciuti e questo ci ha procurato nemici: si cambiano 30 allenatori in un anno, lo abbiamo fatto noi ed è stato il finimondo». Ma niente, conclude, lo può fermare: rilancerà Firenze e la Fiorentina. Si scioglie per Di Mauro in Nazionale: «Era ora che un viola vestisse l'azzurro. Lo merita e noi con lui», [b. e]

Persone citate: Cecchi Gori, Cecchi Gorì, Di Mauro, Matarrese, Vittorio Cecchi Gori

Luoghi citati: Firenze