Gli Abbagnale in barca fino ad Attenta '96

Gli Abbagliale in barca fino ad Attenta '96 CASO RISOLTO wm La celebre coppia del canottaggio azzurra riceve adeguate garanzie e decide di non ritirarsi più Gli Abbagliale in barca fino ad Attenta '96 «Potremo finalmente allenarci. E non chiamateci ricattatori» CASTELLAMMARE. «Possiamo dire che la questione è definitivamente risolta», ci comunica Giuseppe Abbagliale. «Essendoci state concesse precise garanzie per proseguire gli allenamenti, non c'è più motivo per pensare al ritiro». Giuseppe e Carmine Abbagnale hanno appena terminato il loro allenamento mattutino: sono esattamente le ore 8, hanno cominciato alle 6, con sveglia alle 5. Issano la barca fuori dall'acqua, a braccia tese in alto, la portano delicatamente, come maneggiassero un grosso violino, nell'hangar del Cicolo Nautico Stabia. Li segue Peppiniello Di Capua che porta a spallarm, come bandiere, i remi tricolori a mannaia; sul molo li attende il nuovo allenatore, colui che presso il circolo sostituisce La Mura, di cui fu anche allievo, il professor La Padula. Giuseppe Abbagliale, che giovedì è stato ricevuto dal diretto¬ re della filiale napoletana della Banca Nazionale del Lavoro dottor Cantone, ha avuto la comunicazione che i vertici dell'istituto han firmato, su diretto interessamento del presidente del Coni Gattai, una delibera che gli dà la possibilità di allenarsi avendo i pomeriggi liberi e fruendo dei permessi necessari per partecipare sia agli allenamenti collegiali di Piediluco che alle competizioni, senza bisogno di intaccare il capitale delle ferie, così com'era successo finora. Martedì Giuseppe sarà ricevuto a Roma dalla direzione generale della Bnl e gli verrà consegnato, forse con un po' di cerimonia, il sospirato permesso. «Son contento - continua - per essere riuscito a risolvere una questione fondamentale, che peraltro era nota e che doveva essere affrontata da oltre cinque mesi. Per fortuna non sono stati cinque mesi buttati, perché l'allenamento di mante¬ nimento l'abbiamo sempre effettuato». E continua: «Sono però amareggiato perché è stato necessario ricorrere a mezzi anche impropri, tipo le lamentele presso gli organi di informazione, per ottenere quanto mi era indispensabile per proseguire l'attività. Ma non pensate a un ricatto da parte nostra, sarebbe una SPORTINERSA Sapete perché Giuseppe Abbagnale ha chiesto (e ottenuto) precise garanzie sul posto di lavoro, onde continuare l'attività sino ai Giochi del '96? Perché per uno come lui, impiegato della Bnl, dopo il noto scandalo finanziario e più diffìcile che per altri galleggiare ad Atlanta. grossa cattiveria. Abbiamo solo voluto fare chiarezza nella situazione». Fa notare, Giuseppe Abbagliale, che ogni quattro anni deve tornare alla carica. «So benissimo che qualcuno non capirà nel sentire sempre le stesse storie, ci scambierà per piagnoni di professione. Voglio però chiarire. Dopo la vittoria di Seul dicemmo che non ce la sentivamo di continuare per altri quattro anni senza avere una prospettiva di lavoro. Ottenuto il posto abbiamo mantenuto l'impegno, e il non poterci allenare a dovere ci è costato fatiche inumane e forse anche la vittoria olimpica. Dopo Barcellona avevamo già gettato la spugna, perché la prospettiva di affrontare altri anni di vita così dura non era pensabile. Così abbiamo fatto l'ultimo tentativo, quello della sensibilizzazione. Ci hanno promesso tutto, ci hanno garantito che avremmo potuto allenarci». Hanno una gran fretta, Giuseppe, Carmine, .Peppiniello. Debbono correre al lavoro, il primo in banca a Torre Annunziata; il secondo a Napoli alla Regione Campania, il timoniere sempre a Napoli, alla Sip. Una staffetta frenetica per poter onorare il posto di lavoro e mantenere il ruolo di campioni. Quanti chilometri hanno percorso finora sull'acqua per mantenere questo ruolo? Remano da circa vent'anni, circa settemila giorni lavorativi, 20 mila ore di allenamento. I calcoli son presto fatti: un totale di 36 milioni di palate, 300 mila chilometri percorsi. Cioè sette volte e mezzo il giro dell'Equatore o, se preferite, tre uomini in barca che hanno praticamente vogato dalla Terra alla Luna. Oggi, sabato, niente allenamento. Dovranno andare in tv per provare la loro apparizione nella prossima Domenica In. E sempre domani, li rivedremo in barca. Su Raiuno ci sarà infatti la prima puntata di Una storia italiana, la loro storia. Una vera storia all'italiana, con tutti i risvolti di un Paese in cui è difficile punire i cattivi e sembra quasi impossibile premiare i buoni. Vanni Loriga I fratelli Abbagnale sono in acqua ormai da vent'anni

Luoghi citati: Atlanta, Barcellona, Campania, Napoli, Roma