Preso Riina Cosa Nostra è decapitata

Mancino: era il mio sogno, ora speriamo che parli. Ma la guerra contro la mafia non è finita Mancino: era il mio sogno, ora speriamo che parli. Ma la guerra contro la mafia non è finita Presa Riinu, Cosa Nostra è decapitata // «boss dei boss» bloccato dopo 23 anni di latitanza PALERMO. In tasca aveva cinquecentomila lire e qualche spicciolo, una scatola di pasticche per il mal di gola, nel portafoglio una fotografìa della moglie Antonietta. Erano le 8,30 di ieri, quando è scattata la trappola dei carabinieri dei Ros alla periferia Ovest di Palermo. Sulla Citroen circondata dai militari coi mitra spianati, c'era il «boss dei boss», latitante da 23 anni. Salvatore Riina, detto Totò «u'curtu» per i suoi 159 centimetri di altezza, ha esibito un documento falso, poi ha ammesso: «Bravi, complimenti». La cattura del «padrino», mandante di decine di omicidi, cervello delle stragi Falcone e Borsellino, è giunta al Consiglio dei ministri con una telefonata del presidente della Repubblica Scalfaro. «E' la vittoria» dello Stato, hanno commentato Amato e il ministro dell'Interno Mancino che ha aggiunto: «Ora speriamo che Riina parli: la guerra contro la mafia non è finita». Ma con la cattura della «bel¬ va», il contadino con la quarta elementare che da Corleone ha salito tutti i gradini di Cosa Nostra fino a raggiungere il vertice della Cupola, puntuali arrivano i dubbi, le insinuazioni, i sospetti, le battutine scettiche. Il mito che vuole Salvatore Riina «primula imprendibile», resiste pure all'inconfutabile crudezza della realtà. Per molti, è un «arresto annunciato». Qual è la verità? Riina è stato venduto da Cosa Nostra? Gli è venuta meno la «solidarietà» di alcuni pezzi delle istituzioni? C'è già pronto un altro Padrino? All'orizzonte non si vede nessuno, né grande né piccolo. Comunque siano andate le cose, un fatto è certo: il fallimento della «politica» di Riina. Cosa Nostra potrebbe tornare indietro e giocare di nuovo la carta della mediazione. Tornare alla filosofia della «pacifica convivenza». Ora dipende dallo Stato. Certamente la mafia va incontro a un periodo di incertezza, di sbandamento. SERVIZI ALLE PAGINE 2, 3,4, 5 Ore 8.30, la trappola Carabinieri all'attacco dopo tanti «annunci» dlC.Bhiiconl«R.IW«rMiwWAH>CIHA2 L'impero di sangue // cervello delle stragi di Falcone e Borsellino diFrancMCoUUcrt» . A RUBINA 3 La vittoria dello Stato L'annuncio da Scalfaro e i ministri applaudono frxrtoduca, Amabtte, Conti A PAGINA 4 E Corleone esulta Nelpaese del «padrino» la gioia dei ragazzi di Antonio Ruvida A PAGINA 5 La cupola spaccata Un assalto alpotere lungo più di trent'anni di Enrico DoajBo A PAGINA 5 Salvatore «Totò» Riina, nella foto diffusa ieri dai carabinieri

Luoghi citati: Corleone, Falcone, Palermo