Naufragio nel Baltico una strage
Oltre cinquanta morti su un traghetto polacco investito da un uragano Oltre cinquanta morti su un traghetto polacco investito da un uragano Naufragio nel Baltico, una strage Nove sopravvissuti, cinque sono gravi Ignorato il divieto di navigazione BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Oltre cinquanta morti, in maggioranza polacchi, nove sopravvissuti, cinque dei quali in gravi condizioni: l'uragano «Verena», che l'altra notte ha sconvolto il Baltico, ha provocato uno dei più gravi disastri navali al largo delle coste europee. Ma dietro il naufragio del traghetto polacco «Jan Heweliusz» - avvenuto poco dopo le cinque e mezzo di ieri mattina a una cinquantina di chilometri a Est dall'isola tedesca di Ruegen - non c'è soltanto la responsabilità del maltempo, raffiche a 160 chilometri l'ora, onde alte più di tre metri. La nave - che apparteneva alla compagnia «Euroafrica» di Varsavia e aveva a bordo soprattutto camionisti imbarcati in Polonia e diretti in Svezia - era stata più volte in grave avaria, nel recente passato. Si era già rovesciata ed era entrata in collisione con un altro natante. Secondo esperti svedesi, inoltre, le condizioni del mare avrebbero dovuto sconsigliare al «Jan Heweliusz» di prendere il largo, soprattutto considerata la sua relativa affidabilità. Il traghetto è del tipo cosiddetto «Ro-Ro», dotato cioè di due portelloni a prua e poppa: una configurazione considerata a rischio in caso di mare in tempesta, perchè l'acqua può penetrare alle due estremità della nave. La guardia costiera svedese aveva raccomandato l'interruzione di tutto il traffico navale nella zona, a causa dell'intensificarsi della tempesta. Il traghetto polacco aveva ignorato il consiglio, si sostiene in Germania, probabilmente per via della «fortissima concorrenza» fra le varie compagnie. Ieri sera rimanevano ancora incertezze sul numero esatto dei passeggeri, imbarcatisi nel porto polacco di Swinujscie, presso Stettino, e diretti a Ystad, nella Svezia meridionale. Secondo la polizia polacca a bordo c'erano 28 membri dell'equipaggio, tutti polacchi, e 37 passeggeri: undici polacchi, dieci svedesi, quattro ungheresi, tre austriaci, tre profughi dall'ex Jugoslavia (una coppia e un neonato), due tedeschi, due norvegesi, un turco e un ceco. Nel complesso dunque 65 persone. Secondo il ministero polacco dei trasporti, invece, le persone a bordo erano 66; 60 per le autorità tedesche. [e. n.J Il traghetto polacco è affondato SO chilometri a Est dell'isola tedesca di Ruegen, nel mar Baltico. I morti sono più di 50. E' uno dei più gravi disastri navali delle coste europee. Il cargo aveva preso il largo nonostante il divieto delle autorità svedesi
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