C'è una Cia privata che pedina i premier di Aldo Cazzullo

Ha incastrato anche Collor e Saddam Ha incastrato anche Collor e Saddam C'è una CSa privala che pedina 8 premier Eltsin tra i clienti degli investigatori «Trovate i rubli dei capi delpcus» Si chiama «Kroll & Soci» e indaga su Saddam, Collor e Ligaciov. No, Bush non ha privatizzato anche la Cia. E' proprio una multinazionale dell'investigazione, che però non pedina mogli infedeli o tipi sospetti, ma capi di Stato e d'industria. L'ultima vittima è il presidente brasiliano: grazie agli 007 privati, il Parlamento ha ayuto le prove delle acrobazie finanziarie di Fernando Collor. E' stata l'agenzia di Parigi della «Kroll», scrive «Le Figaro», a incastrare il presidente. La pista passa naturalmente per Paulo Cesar Farias, l'uomo che teneva le chiavi della cassa di Collor. I detective francesi hanno scoperto che Farias aveva munificamente intestato a Fernando e signora uno splendido appartamento nel «triangolo d'oro» dell'edilizia parigina, l'VIII arrondissement; più un pied-a-terre di centoventi metri quadrati con vista sulla Tour Eiffel e conti correnti alimentati da fonti sospette. Erano i tasselli mancanti per l'impeachement e la cacciata del presidente. Jules Kroll, il capo della Cia privata, è un bel personaggio. Segno di riconoscimento, bretelle a fiori, alla Giuliano Ferrara. Le note di colore finiscono lì. Sui suoi investigatori nessuno scriverà un romanzo. L'ambiente di lavoro della filiale francese, ad esempio, è freddino. Non case vittoriane ma un palazzo di vetro, dove le volute di fumo sono assorbite dalle prese d'aria, le orchidee soppiantate dai fiori di plastica, Agatha Christie non sanno neppure chi sia e Nero Wolfe si sarebbe trovato a disagio. Arredi high-tech, alle pareti riproduzioni di arte concettuale, ovunque terminali collegati con banche e ministeri di tutto il mondo che silenziosamente svelano manovre miliardarie e intrighi internazionali. I cacciatori di premier hanno costruito una ragnatela telematica da spaventare gli 007 di Stato. Se fallisce il computer sopperiscono i corrispondenti: dirigenti di banca, giornalisti, ex capi dei servizi segreti, signori della Borsa. «Non abbiamo bisogno di disturbare l'Interpol o di spiacevoli interrogatori. Un colpo di telefono nella parte giusta del mondo, e sappiamo». Così Joe Rosetti, ex capo della sicurezza dell'Ibm, ha organizzato l'inchiesta su Saddam e i suoi partner in Occidente: una lunga caccia sulle piste di contratti, banche e operazioni finanziarie, che ha permesso di ricostruire i legami segreti tra il regime iracheno e i suoi amici nelle multinazionali delle armi e negli enti statali. Il governo spagnolo è il socio ideale per mettere su una «joint-venture»? Quel finanziere è più affidabile di Attilio Regolo o uno scalatore temerario con uno scoperto vertiginoso sotto di lui? Chi ha rubato il segreto di fabbricazione, contraffatto il marchio, sofisticato il prodotto? La «Kroll & Soci» garantisce una risposta. La metà delle banche di Parigi e venti delle prime cento aziende di Francia le hanno chiesto aiuto. Anche in Gran Bretagna gode di buona fama da quando, nell'89, ha salvato la Bat, terzo gruppo del Paese, dall'Opa lanciata da Jimmy Goldsmith. Ma la specialità della casa è la ricerca di fondi neri. Una situazione delicata: come incastrare il politico tangentomane o il manager disinvolto senza darlo in pasto ai giudici e ai giornali? Gli 007 assicurano il segreto e, soprattutto, la restituzione del denaro. L'ultimo cliente è Boris Eltsin. Il presidente russo vuole arrivare ai rubli messi al sicuro dai capi del pcus: un tesoro da diecimila miliardi di lire che tornerebbe comodo, se si capisse dove è nascosto. Mister Kroll è al lavoro, ma per la prima volta si trova in grave difficoltà: ha scoperto che gli apparatnik della burocrazia moscovita avevano le chiavi dei paradisi fiscali dell'Occidente. Aldo Cazzullo

Luoghi citati: Francia, Gran Bretagna, Parigi