La Libia rifiuta la «pace chimica»

Conferenza per la non proliferazione parigi tmmmmmm Conferenza per la non proliferazione La Libia rifiuta la «pace chimica» PARIGI. La Libia ha perso ieri mattina il suo turno d'intervento alla tribuna della conferenza parigina per la firma della convenzione sull'eliminazione delle armi chimiche. Il ministro degli Esteri Omar Mustafa el Montasser era iscritto a parlare alle 10,30, ma non è comparso sulla tribuna degli oratori e fonti francesi hanno spiegato che non ha potuto prendere la parola in quanto «non aveva ancora firmato la convenzione». Fonti delle Nazioni Unite, sotto la cui egida si svolge la conferenza di Parigi, non hanno escluso una partecipazione di Montasser prima che le sessioni di firma e di interventi si concludano oggi pomeriggio, anche se sono in molti a ritenere che Tripoli possa decidere di non aderire alla convenzione. La rinuncia libica è stata il fatto saliente della seconda giornata della conferenza, apertasi solennemente merco¬ ledì con i discorsi del segretario generale delle Nazioni Unite, Butros Butros-Ghali, e del presidente della Repubblica francese, Francois Mitterrand. Alla conferenza che si sta svolgendo a Parigi partecipano oltre cento delegazioni nazionali. Quattro Paesi musulmani la Tunisia, l'Algeria, il Marocco e la Mauritania, tutti soci della Libia nell'unione magrebina - hanno già firmato la convenzione, ma (per loro scelta) non hanno fatto uso del loro conseguente diritto a prendere la parola durante la conferenza. A Parigi si considera improbabile che altri Paesi arabi firmino la convenzione sulle armi chimiche entro oggi, vista la decisione presa martedì al Cairo dalla Lega Araba di condizionare la loro firma alla decisione di Israele di aderire al trattato di non proliferazione nucleare. [Ansa] La fabbrica di Rabta dove, secondo gli Usa, Gheddafi produce armi chimiche

Persone citate: Francois Mitterrand, Ghali, Gheddafi, Montasser, Omar Mustafa