Segni «Attendo con ansia il verdetto della Consulta»

Mentre Biondi gli scrive: non sei democratico Mentre Biondi gli scrive: non sei democratico Segni: «Attendo con ansia il verdetto della Consulta» ROMA. «Vivo con grande ansia queste giornate in attesa della decisione della Corte Costituzionale. Sono anni che lavoro per questo obiettivo importantissimo per il Paese. Anzi, per me, il più importante di questi anni». Mario Segni si è confidato ieri sera nello studio televisivo di «Sotto tiro». Nel frattempo l'onorevole liberale Alfredo Biondi gli aveva inviato ima polemica «lettera aperta», per esprimere dissenso sulla «carenza di collegialità tra i parlamentari aderenti al patto». «Da quando le Camere si sono insediate - afferma Biondi - non è stata convocata una sola riunione nonostante i ripetuti solleciti di più parti. Viceversa in questi mesi si sono moltiplicate le iniziative senza previa comunicazione o discussione tra gli aderenti al patto. Di qui incomprensioni, disagi ed anche conflittualità che hanno reso meno organica ed incisiva la linea d'a¬ zione del movimento. Contestiamo tale metodo che se dovesse continuare ci costringerebbe a dissociarci». Invece Mario Segni è «perplesso» sull'adesione al «manifesto» della de. Una perplessità condivisa da altri esponenti del movimento «Popolari per la riforma» che si sono riuniti nei giorni scorsi con i responsabili dei comitati regionali. I dubbi sull'adesione - secondo quanto riferito - nascono dal fatto che nel «manifesto» non si accenna alle riforme istituzionali ed elettorali. Segni vuole affrontare l'eventuale campagna referendaria con le «mani libere» rispetto al partito. I «Popolari per la riforma» sono tuttavia d'accordo nel mantenere la propria iscrizione ai gruppi parlamentari de. Anche Occhetto ha speso una battuta sui referendum elettorali: «Oggi sono più vicini» ha detto commentando l'andamento dei lavori della Bicamerale. (r. i.]

Persone citate: Alfredo Biondi, Mario Segni, Occhetto

Luoghi citati: Roma