Curcio pagherà i danni a Sossi

Curdo pagherà i danni a Sossi Con Franceschini, per il sequestro Curdo pagherà i danni a Sossi GENOVA. A distanza di quasi vent'anni dal sequestro a opera delle Br, il giudice Mario Sossi (ora magistrato di Cassazione) otterrà il risarcimento dei danni subiti durante i 35 giorni di detenzione nella «prigione del popolo». A sborsare il denaro saranno quattro dei cinque brigatisti condannati per il rapimento. I giudici della seconda sezione civile del tribunale di Genova, presieduti da Giuseppe Quaglia, hanno deciso che Renato Curdo, Alberto Franceschini, Maurizio Paolo Ferrari e Pietro Bertolazzi dovranno pagare 74 milioni 32 mila 150 lire (oltre alla rivalutazione e agli interessi) per i danni morali e materiali. Nei confronti di un altro imputato, Pietro Bassi, condannato anch'egli dalla corte d'assise di Torino il 23 giugno del 1978 per lesioni personali, violenza privata e sequestro di persona, la causa non è proseguita perché non è stato possibile notificargli la citazione del processo. I magistrati genovesi hanno dapprima calcolato con minuzia i danni derivati dalle lesioni subite durante il sequestro e li hanno quantificati in una ventina di milioni. Nella motivazione della sentenza larga parte è stata dedicata soprattutto al risarcimento dei danni morali. Per i magistrati genovesi Sossi, durante il rapimento, si era sentito trasformato «in una modestissima pedina perfettamente sacrificabile in un conflitto di enormi interessi». Per questo è giustificata e accogUbile la sua richiesta di risarcimento anche dei danni morali che porta a un totale di 74 milioni. E' molto probabile che Mario Sossi riuscirà a ottenere questo denaro: alcuni dei brigatisti condannati usufruiscono della semilibertà e lavorano. Il suo avvocato, Angelo Villa, potrà così chiedere il sequestro dì parte del loro stipendio. Chi è ancora in carcere come Renato Curdo non ha la possibilità di tenere denaro con sé. I suoi eventuali proventi, ad esempio i diritti d'autore su opere letterarie, vengono congelati in un conto corrente in attesa della scarcerazione. Il legale di Sossi potrà domandare anche il sequestro di quei soldi. Mario Sossi, sposato, due fighe, da 5 anni è giudice di Cassazione. E' sempre stato considerato un magistrato che non accetta nessun tipo di condizionamento. Lo confermò durante il processo del 1972 contro la banda «XXII Ottobre», per la quale chiese pesantissime condanne. Attilio Lugli Renato Curdo (a sinistra): con altri tre brigatisti dovrà pagare 74 milioni al giudice Sossi (sopra)

Luoghi citati: Genova, Torino