Senza il cono si sciolgono i ricordi di Ferdinando Camon

Per il Consiglio di Stato è anti-igienico, non si può più mangiare il gelato passeggiando Per il Consiglio di Stato è anti-igienico, non si può più mangiare il gelato passeggiando Senza il cono si sciolgono i ricordi VIA il cono gelato: una sentenza del Consiglio di Stato lo dichiara alimento antiigienico, e lo abolisce. Non so quanti siano a rimetterci, forse pochi: le gelaterie, con l'avvento delle vacanze di massa, si son raffinate, son diventate delle lussuose boutique: se sparisce il cono, lo sostituiscono con qualcosa di meglio, e il gusto degli italiani, piccoli e grandi, ci si adatterà immediatamente. E tuttavia la scomparsa del cono segna la fine di un'epoca, di un modo di essere giovani, che è stato di tutti gli italiani e degli stranieri che passavano le estati in Italia o nei Paesi mediterranei. Perché il cono era il collante delle spiagge calde: in Italia, Spagna, Grecia lo trovavi con poche differenze, anche perché le ditte che lo preparano son suppergiù le stesse. Nella pubblicità il cono era lo strumento di contatto fra lui e lei, prima che si dichiarino: uno dei due ha il cono in mano, prima uno gli dà un morso, poi l'altra: è un modo per mettere la bocca nello stesso posto, sia pure in tempi sfalsati. Per ora. In un film di Scola, due ragazze ex giovani e non sposate continuano a uscire di sera per la passeggiata e per prendere il cono, per crearsi l'illusione che il tempo stia fermo, non stanno invecchiando, la grande occasione può sempre capitare. Italo Calvino celebrava la Cinquecento, Paolo Conte dedicava al cono una delle sue più famose canzoni, e Roberto Benigni lo sfotteva parodiandolo. Conte lo preferiva al limone. Il cono al limone è un classico, come la pizza Margherita. Era l'epoca in cui un giornale ci sembrava così caro, che dopo averlo letto ci piangeva l'anima a buttarlo via: gli editori progettavano di mettere sul mercato prima o poi i giornali commestibili, che dopo letti si mangiano: «Li stamperemo su carta croccante, come il cono gelato». Suppongo che il Consiglio di Stato li avrà bloccati: se non è igienico il cono, figurarsi il giornale. Per essere antigienico, è possibile che il Consiglio di Stato abbia ragione: da anni i controlli sanitari vari ripetendo che questi gelati improvvisati, a poco prezzo, contengono soltanto grassi e aria, quindi sono inutili o nocivi. Grandi alimentatori di coliti, per cui i medici van ripetendo che la colite è come il pane, non si può negare a nessuno. Ma dipende da come li si fa. Anche la Topolino era piccola, ci si stava male, addossati, schiacciati. La bicicletta era scomoda, esponeva ad acqua e vento. La Lettera 22 era lenta, fatta per comunicazioni calme, di chi ha il giorno a disposizione. Eravamo passati al turbo, al computer, al fax: ma se ci guardiamo in giro, vediamo ricomparire utilitarie e biciclette. Anche il cono tornerà: troppo comodo per sparire, troppo facile da reinventare. Ferdinando Camon

Persone citate: Italo Calvino, Paolo Conte, Roberto Benigni, Scola

Luoghi citati: Grecia, Italia, Spagna