Trentin

Trentin Trentin Anche col diavolo se aiutagli operai ROMA. «Fosse anche il diavolo in persona a proporre un governo che avesse per programma il controllo dell'indebitamento pubblico, un rilancio dell'industria italiana e, conseguentemente, una risposta alla domanda di lavoro di migliaia di persone e la riforma dello statuto dei lavoratori che non facesse strage di diritti, troverebbe sicuramente il nostro sostegno». Il segretario generale della Cgil, Bruno Trentin, interviene nel dibattito politico ed economico in atto nel paese, e scinde la sua posizione di «militante politico, che non è indifferente alla ricerca di soluzioni nuove», da quella di dirigente sindacale che prende in parte le distanze anche dalle proposte di un nuovo governo avanzate dal leader del pds, Achille Occhetto. «Francamente - dice Trentin - la riforma elettorale, più la presenza di tecnici e molta volontà di cambiamento non bastano per fare un governo che risolva i problemi del Paese». Il segretario della Cgil, rispetto all'accordo sul costo del lavoro di mezza estate, aggiunge: «Lo rifirmerei ancora nella situazione data al 31 luglio, ma non certo oggi. Se quell accordo mi fosse presentato ora, le obiezioni di merito che non ho nascosto il 31 luglio diventerebbero tali da rendere impossibile l'intesa. Non ho l'impressione che il governo abbia compreso allora, e neanche dopo, quale era stata la ragione delle nostre scelte e il prezzo per il sindacato». Trentin dice oh© «noni sta procedendo il negoziato sulla riforma della contrattazione» e rileva «che la pressione esercitata dalla Confindustria su alcuni provvedimenti governativi può corrispondere, almeno in una parte della Confindustria, ad una minore attenzione per l'esito del negoziato». Non credo che sia una buona strada quella di ricercare in comportamenti dell'esecutivo la soluzione di problemi che possono essere affrontati soltanto per via negoziale». Quanto al governo, «il suo modo di procedere lo costringe alla poco edificante decisione di dover rivedere con tempestività le posizioni che ha appena deliberato». Trentin si augura «che questa prassi venga mutata, se no cambieremo interlocutore e ci rivolgeremo al Parlamento». Trentin aggiunge che «la condotta di politica economica e sociale del governo, nel suo insieme, si è rivolta soprattutto contro la maggioranza del lavoro dipendente ed è stata incapace di fronteggiare i veri nodi della crisi del paese, quella finanziaria e di progettualità che paralizza oggi il sistema industriale italiano». [Radiocor]

Persone citate: Achille Occhetto, Bruno Trentin, Trentin

Luoghi citati: Roma