Una Tempesta d'addio su Saddam

Duecento aerei alleati hanno colpito installa2ioni missilistiche a Sud del 32° parallelo Duecento aerei alleati hanno colpito installa2ioni missilistiche a Sud del 32° parallelo Una Tempesta d'addio su Saddam Bush: successo pieno, abbiamo fatto la cosa giusta WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE A sette giorni dalla fine della sua presidenza e a quattro dal secondo anniversario dell'operazione Desert Storm, George Bush ha ordinato ieri un nuovo attacco contro Saddam Hussein. Per il momento non ne sono previsti altri, anche se la Casa Bianca ha ripetuto l'avvertimento che, ad ogni nuova violazione, gli attacchi si ripeteranno senza preavviso. Un centinaio di aerei da guerra della coalizione comprendente Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia, ha sferrato ieri un attacco punitivo contro postazioni militari irachene a Sud del 32° parallelo, nella «no-fly-zone». Poche ore dopo è arrivata la risposta di Saddam, solo verbale: un duro discorso alla tv di Baghdad. «I criminali sono tornati, per imporre il colonialismo e spezzare la volontà del libero popolo iracheno. Ma saranno sconfitti'. Riprende la Grande Madre di tutte le battaglie». L'operazione, durata un paio d'ore, era stata ripetutamente anticipata nei giorni scorsi, ed era stata decisa formalmente in una riunione tenutasi lunedì alla Casa Bianca. Il blitz era stato inizialmente fissato per il giorno dopo, martedì, ma ha potuto avere luogo solo ieri per le cattive condizioni del cielo sopra l'Iraq. La comunicazione ufficiale dell'attacco avvenuto è stata data dalla Casa Bianca, quando da più di due ore le principali agenzie di tutto il mondo avevano informato, sulla base di notizie ufficiose, che l'attacco era in corso. Il ritardo ha fatto pensare che qualcosa era andato storto e che, forse, l'aviazione alleata aveva subito delle perdite. Ma, più tardi, il portavoce della Casa Bianca, Fitzwater, ha assicurato che l'operazione si era conclusa «con successo» e non ci sono, almeno finora, notizie di perdite alleate. ((Abbiamo fatto la cosa giusta. L'azione militare è stata condotta in modo superbo, tutti gli aerei sono tornati», ha detto poi Bush nel primo commento all'attacco: «Deve essere chiaro che sarò Presidente fino al 20 gennaio e continuerò a prendere le decisioni | che devono essere prese». «Siamo determinati a fare in modo che Saddam rispetti le risoluzioni dell'Onu - ha aggiunto Bush -. Abbiamo lanciato oggi un messaggio che speriamo sia compreso da Saddam in modo chiaro». Bush, in un finale pirotecnico della sua presidenza, ha anche ordinato l'invio di una forza speciale in Kuwait, proprio mentre l'inviato iracheno all'Orni assicurava al Presidente del Consiglio di Sicurezza che l'Iraq obbedirà pienamente a tutte le richieste delle Nazioni Unite, cessando le incursioni in Kuwait e permettendo l'atterraggio sul suolo iracheno agli aerei dell'Unikom. Ma ormai l'attacco c'era stato. «Gli Stati Uniti e i Paesi alleati - ha dichiarato ieri Fitzwater attorno alle 14,30 ora di Washington (20,30 in Italia) - hanno intrapreso oggi un'azione di forza contro l'Iraq». «Aerei della coali¬ zione - ha aggiunto - attorno alle nostre 13,15 hanno attaccato missili terra-aria e strutture associate nel Sud dell'Iraq. Informazioni preliminari indicano che la missione è stata coronata da successo». Il senatore John McCain ha precisato che l'attacco è stato guidato da jet da combattimento F117-A Stealth, gli aerei invisibili ai radar. Mentre si attendevano dettagli da parte del Pentagono sullo svolgimento dell'operazione, alcune indiscrezioni indicavano che gli obbiettivi più probabili erano stati le basi di al-Jarrah, Tallii e Jalibah. Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia hanno concentrato nel Golfo Persico circa duecento aerei da combattimento, compren¬ denti quasi tutto il campionario dei velivoli da gueni americani, gli inglesi GR-1A e Tornado, e, infine, i francesi Mii^ge. Un segno dell'attacco imminente è stato fornito dal black out imposto ieri ai corrispondenti delle principali agenzie a bordo della nave ammiraglia americana «Kitty Hawk», dalla quale non sono arrivate notizie. La prima notizia di un attacco in corso è stata data dalla tv inglese «SkyTv», seguita a ruota dall'agenzia inglese Reuter'e dalla France Press. Ma, nonostante molte conferme ufficiose dall'interno dei ministeri della Difesa dei Paesi della coalizione, nessuna dichiarazione ufficiale è venuta fino ad attacco concluso. Il corrispondente da Baghdad per la Cnn ha continuato a ripetere fino alla fine di non vedere nulla, mentre la situazione nella capitale irachena appariva tranquilla. L'inviato iracheno all'Onu, che già in mattinata aveva espresso la sua «preoccupazione» per quanto sarebbe potuto accadere, proprio dopo aver ricevuto dall'Iraq, assieme a un ordine preciso, la comunicazione ufficiale che l'attacco era stato scatenato, ha telefonato al Presidente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, il giapponese Yoshio Hatano, per assicurargli la piena obbedienza del suo Paese. Ma il diplomatico iracheno ha anche condannato l'attacco alleato: «Penso sia veramente triste che si ricorra ad azioni militari per dirimere le controversie tra Stati. Tutto questo è molto incivile». Solo poche ore prima il portavoce di Saddam Hussein aveva di nuovo rivendicato la sovranità irachena sul Kuwait. Saddam adora passeggiare sull'orlo del baratro e, ogni tanto, caderci anche un po' dentro. Paolo Passarmi Due ore di ansia voci di jet colpiti poi l'annuncio di Washington Duecento aerei alleati Una TempBush: success..Mauél Radar mi serifcfcAVA . UM'Atf azzoppa! per la Cnn ha continuato a ripetere fino alla fine di non vedere nulla, mentre la situazione nella capitale irachena appariva tranquilla. L'inviato iracheno all'Onu, che già in mattinata aveva espresso la sua «preoccupazione» per quanto sarebbe potuto accadere, proprio dopo aver ricevuto dall'Iraq, assieme a un ordine Una vignetta di «Time»: anatra zoppa è la definizione scherzosa attribuita ai Presidenti «trombati» alle elezioni A fianco, George Bush [FOTOAP]