La Signora si toglie uno sfizio di Angelo Caroli

Milan addio, e i bianconeri pensano al futuro: restano Baggio e Moeller, partono Casiraghi e Di Canio Milan addio, e i bianconeri pensano al futuro: restano Baggio e Moeller, partono Casiraghi e Di Canio La Signora si toglie uno sfizio Bergkamp unico lusso nellaJuve-austerity TORINO. Roberto Baggio e Moeller restano almeno una stagione, Bergkamp può veramente arrivare, c'è un testa a testa con il Barcellona. Ecco la sintesi del progetto Juve che prevede comunque altri movimenti. Ma è bene procedere con ordine. Austerità più severità, sono gli ingredienti per servire la Juventus del '93/94. La Fiat non si sogna di violare i principi di un Paese in chiara recessione. L'obiettivo primario di piazza Crimea resta Dennis Bergkamp. Tuttavia l'ultimo talento dell'Ajax costa assai, tra i 25 e i 30 miliardi per l'intera operazione. Ci si chiede dove pescherebbe i quattrini una società che si ripromette di fare del rigore finanziario il fiore all'occhiello. Innanzitutto dalle cessioni, vendite o scambi che siano. E poiché la Juventus non lascia trapelare alcunché dal bunker in cui per solito si nasconde in simili circostanze, non resta che arrivare ad un'ipotesi di verità: saranno venduti (non svenduti) Casiraghi e Di Canio, primi fra tutti. Anche per consentire loro di trovare lo spazio che non avrebbero a Torino. Giorni fa due emissari dell'Ajax si sono incontrati con Giampiero Boniperti. L'accordo non è vicino, ma si può fare. Un dettaglio è sicuro: stabiliti i confini a una bozza di proposta, la Juventus non li valicherà di un solo milione. I dirigenti bianconeri non intendono esporsi in un'asta assurda, dati i tempi. E un particolare è scontato: in piazza Crimea si garantirebbe all'olandese un ingaggio più lauto del Barcellona (3 miliardi netti contro 2 lordi, puntualizzano in Olanda). Il Barcellona offre Laudrup e Witscghe più conguaglio. L'Ajax, società che non naviga nell'oro e che punta sulla valorizzazione e sulla cessione dei giovani talenti, ricaverebbe maggiori vantaggi da un'operazione immediata: 15 miliardi invece degli 8 che Bergkamp varrebbe nel giugno del '95, alla scadenza del contratto, secondo una clausola tra il giocatore e la società. Un'alternativa a Bergkamp (se ne parla abbastanza in questi giorni) potrebbe essere Stoi- chkov. Nelle scorse ore c'è stato a Parigi un incontro con il manager del bulgaro (che è pure il procuratore di Guardiola). Ai dirigenti juventini non sono sfuggite tuttavia le notizie spagnole, che riguardano il carattere dell'irascibile bomber del Barcellona. Stoichkov può creare più di un problema. Ma non è finita. Pur riconoscendo a molti elementi della rosa meriti indiscutibili, c'è una considerazione generale da fare: la Juve attuale, per rendersi più armonica e competitiva, ha bisogno di un altro paio di ritocchi. Innanzitutto va coperto il ruolo di terzino sinistro da cui la squadra trasse spesso ottimi profitti con Cabrini e successivamente anche con De Agostini. L'estate scorsa ogni tentativo fu vanificato da mille difficoltà (il Bari non volle cedere Jarni) e una certa carenza del mercato. Oggi i dirigenti bianconeri pensano al genoano Fortunato, che è molto bravo ma che costa una follia (dagli 8 miliardi di novembre si è saliti ai 14/15 attuali). Stando così le cose non è una sciocchezza prevedere il lancio, perfino a breve scadenza, del giovane della «Primavera» Dal Canto, un diciassettenne maturo per stare in prima squadra. C'è poi il ruolo di centrocampista arretrato, una sintesi di qualità e quantità, l'uomo leader con muscoli forti e idee lucide. Scartati Redondo e Mauro Silva, per i quali vale la battuta «talenti fa rima con lenti», non resta che pescare in casa. A meno che sfumi la bolla in cui per ora è racchiuso Bergkamp. In tal caso, zoom puntato ancora all'estero. Infine c'è l'incognita Julio Cesar. Nonostante i suoi svolazzi brasileri, si è fatto rimpiangere durante l'assenza per infortunio. Se lo sfortunato Julio non recuperasse in pieno, si aprirebbe un problema da risolvere senza rattoppi. C'è Minotti sul mercato. Ed è seguito Galante dell'Empoli. Il parmigiano piace con qualche riserva. Si tratta di un elemento valido in campo e nello spogliatoio, dove il giocatore è capace di imporre un forte ascendente sui compagni. Il Parma, però, non ha bisogno di quattrini e pretenderebbe merce di scambio. L'ideale è Casiraghi. Scala ha bisogno di una punta di peso visto che nel suo organico si muove tanta fanteria leggera (Melli ed Asprilla). Ma non crediamo che la Juventus sia disponibile in tal senso. Per due motivi specifici: occorrono i soldi per saldare l'eventuale conto con l'Ajax (Bergkamp) e poi in società ritengono penalizzante un baratto tra un attaccante e un difensore pur bravo. Angelo Caroli L'olandese Bergkamp (foto grande) piace anche al Barcellona; Robi Baggio è alla Juve da tre stagioni

Luoghi citati: Barcellona, Olanda, Parigi, Torino