Negri «spara» a Bocca Biagi e Montanelli di Indro Montanelli

«Meglio se le Br li avessero uccisi» sentenzia da Parigi il leader di Autonomia «Meglio se le Br li avessero uccisi» sentenzia da Parigi il leader di Autonomia Negri «spara» a Bocca, Biagi e Montanelli «Restando vivi sono soltanto servi del potere» I tre giornalisti replicano: è un povero cretino ROMA. Biagi, Bocca e Montanelli, le grandi firme del giornalismo, sono i «servi sciocchi del potere matto» che impera in Italia. «Sarebbe stato meglio per loro che le Brigate Rosse li avessero ammazzati». Lo sostiene Toni Negri, ex leader di Autonomia operaia, in un'intervista che appare oggi su «l'Italia», il settimanale della «nuova destra». Un'intervista colorata di giallo, dal momento che l'ex cattivo maestro non avrebbe autorizzato l'autore, Pietrangelo Buttafuoco, a pubblicarla. «Questa infatti non è un'intervista - precisa Buttafuoco -, ma la cronaca di un delizioso equivoco». Il servizio fa parte di un dossier sugli anni di piombo, con i racconti dei capi storici della destra e della sinistra extraparlamentare: Franco Freda, Paolo Signorelli, Adriano Sofri e Oreste Scalzone. Intervistato in un bar di Parigi, città che ha scelto da quasi dieci anni per il suo esilio, Negri ha precisato, fra l'altro, il suo pensiero sulla situazione del nostro paese: «Il potere è matto, l'italia di oggi è come la Repubbli¬ ca Democratica Tedesca, come tutto l'Est europeo che si riversa in Occidente, con tutta la gente che porta Valuta all'estero, l'Italia infatti crolla». Ma la parte più eclatante dell'intervista è quella dedicata ai mostri sacri deU'informazione. «Cosa è rimasto all'Italia? Ci sono i soliti servi sciocchi - risponde Toni Negri - i servi sciocchi di questo potere matto: i Biagi, i Bocca, i Montanelli. Che non sono poi tanto fortunati: infatti sarebbe stato meglio per loro che le Brigate Rosse li avessero ammazzati, almeno su questo avrebbero potuto raccattare un ruolo di eroi». Immediate le repliche di Bocca e Montanelli, che definiscono all'unisono Toni Negri «un cretino». «Non mi sembra un'affermazione pesante quella di Negri - dichiara giorgio bocca - perché viene da un uomo che ho sempre giudicato un cretino per le sue elucubrazioni politiche ed un imbecille come intellettuale». E il macabro desiderio di vedervi immolati sull'altare dell'eroismo? «Questo è quello che desiderava lui. Non solo le Br, ma anche gli allievi di Negri tentarono di farmi fuori, come accadde a Montanelli». «Non capisco aggiunge bocca - perché Negri ingigantisca così tanto il nostro ruolo: abbiamo fatto i giornalisti, non abbiamo manovrato le leve del potere». E poi taglia corto: «E' un mascalzone». «E' solo un idiota chi sostiene simili affermazioni», commenta Indro Montanelli. Il direttore del Giornale, che nel 1977 fu gambizzato dalle Brigate rosse, aggiunge: «Al contrario di lui, io non ho mai desiderato la morte del professor Negri, neanche quando alcuni suoi allievi mi spararono quattro pallottole in una gamba». [AdnKronos] Toni Negri e (sopra) Indro Montanelli

Luoghi citati: Italia, Parigi, Roma