Sgarbi toccata e fuga «Di Pietro? Un ignorante» di Guido Tiberga

Sgarbi, toccata e fuga «Di Pietro? Un ignorante» In tv: più colte le ragazzine di Boncompagni Sgarbi, toccata e fuga «Di Pietro? Un ignorante» ROMA. «Altro che Perry Mason. Il giudice Di Pietro non sa neppure parlare l'italiano. Sbaglia i verbi, dice "occhei occhei" come uno che in vita sua non ha mai letto altro che Zio Paperone e Diabolik. Sono molto più istruite le ragazzine di Non è la Rai, che i giornali trattano da stupide senza neppure sapere chi sono». Vittorio Sgarbi non ha paura di nuotare controcorrente, a costo di sfiorare le rapide dell'esagerazione e del paradosso. L'esibizione televisiva del magistrato, un processo per omicidio trasmesso in due puntate su Raitre, risale alla settimana scorsa: moltissimi applausi, qualche critica, pochissime stroncature. Ma nessuno aveva osato picchiare così forte contro il giudice che fa tremare il Palazzo. La pugnalata a Di Pietro va in onda su Canale 5, intorno all'ora di pranzo. Pochi minuti, poi i telefoni di Sgarbi quotidiani, il programma condotto dal critico d'arte, diventano caldi. «Ricevo una ventina di chiamate al giorno - racconta il deputato/presentatore -. In genere sono quasi tutte di complimenti. Ma questa volta più.della metà erano contrarie». Proteste dure: «Sgarbi farnetica», «Sgarbi delira», «Sgarbi dice fe'sserie». Una rivolta che sembra aver lasciato il segno, visto che il conduttore annuncia per òggi una puntata «di chiarimento». In parole povere, una frenata. «Di Pietro è diventato un intoccabile - spiega Sgarbi -. Ma un laureato come lui ha il dovere di parlare come si deve. Non può andare in televisione, dire "i due si sono litigati" e pretendere di non essere criticato. Il lavoro del magistrato si divide in due. Una parte privata, di tipo poliziesco : e qui Di Pietro e bravissimo. E una pubblica: e se uno non sa l'italiano, è meglio che stia zitto». Il programma del critico d'arte, ieri, procedeva con la solita verve, ma senza picchi. La svolta nel finale: Sgarbi mette in croce Michele Serra, che sull'Unità ha fatto a pezzi Gianni Boncompagni e il suo show di giovanissime ballerine. D'improvviso il conduttore lascia la sua scrivania piena di giornali. Ed ecco la sorpresa. C'è un'ospite in studio: bionda, bellissima, con un libro in mano. «Lei è Mary Patti», dice Sgarbi, voltando le spalle alla telecamera. Mary Patti, insegnano i cultori di Non è la Rai, è la ragazzina.che riceve il maggior numero di lettere dagli ammiratori. «L'ho incontrata prima di entrare in studio spiega lui -. Leggeva un libro. Pensavo fosse un romanzo di quelli stampati da Berlusconi. Invece guardate cos'è: una Storia della psicologia europea pubblicata da Laterza, l'editore di Be¬ nedetto Croce. Autori che neppure io ho mai letto. Queste sono ragazze istruite, non come Di Pietro, l'eroe popolare che non sa neppure coniugare i verbi...». Sgarbi, che cosa c'entrano le ragazzine con l'inchiesta Mani pulite? «Niente. Ho cercato di unire gli argomenti di due puntate, e alla fine ho dovuto tagliare la parte sul giudice». Ma lei ce l'ha con Di Pietro? «No. Anzi, per me fa troppo poco: dovrebbe mandare avvisi di garanzia anche a Forlani e agli altri segretari di partito. I socialisti non rubano più dei democristiani, ma in questo modo ci rimettono il 50 per cento dei voti, mentre gli altri ladri perderanno solo le briciole. Sul piano politico questa è un'inchiesta iniqua. Non mi importa mente del psi, ma dovrebbe reagire di più. Mi piacerebbe essere Craxi: quello di oggi, non quello potente degli anni scorsi». E come si comporterebbe? «Farei il pentito. Direi tutto quello che so. Metterei nei guai anche gli altri. Sono cose che ho sempre dettole che ripeterò in.ty», >A Dica la verità.' Se la gente non avesse protestato, lei l'ay/ebbe fatta la seconda puntata su Di Pietro? «Diciamo che le lettere e le telefonate mi hanno dato il pretesto per tornare sull'argomento...». Guido Tiberga Decine le telefonate di protesta a Canale 5 Oggi la rettifica «Non ce l'ho con lui Anzi, deve fare di più» A lato: Vittorio Sgarbi Il deputato liberale ha attaccato su Canale 5 il giudice Di Pietro (a destra)

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