LA SALUTE COME OPTIONAL

«Gli squilibri più gravi vanno risolti anche per motivi di sicurezza. L'Europa deve raggiungere la sua unificazione» LA SALUTE COME OPTIONAL no consentito. Semplice, no? Certo, ma tutt'altro che serio. Perché o l'allarme antismog è davvero grave e allora lo si mantiene, dal momento che prendersi un enfisema o il cancro la domenica è lo stesso che prenderseli il lunedì, oppure l'allarme è una manovra di aggiotaggio ecologista, e allora lo si revoca ma si perde credibilità e si consuma un reato. Si può capire perché questi politici si comportino così maldestramente. Per anni hanno amministrato le città in modo spensierato, alla ricerca del famoso consenso. Non hanno preso misure a favore dei trasporti pubblici, non hanno costruito metropolitane, non hanno fatto parcheggi o zone di scambio, non hanno chiuso i centri storici, non hanno badato a fossi, fiumi, pozzi. Hanno sempre agito all'insegna della solita filosofia del tirare a campare per soddisfare questo o quello. Quando i problemi seri nascevano, li chiamavano «emergenza» e prendevano «misuretampone». Poi andavano alle elezioni e riscuotevano. Oggi non possono più farlo. I problemi da seri sono diventati drammatici e i cittadini da pazienti, rassegnati o colpevoli anch'essi qual erano sono diventati furiosi. Dovrebbero reagire, ma gliene manca persino la mentalità. Per questo, non avendo mai pensato che si doveva fare una scala di priorità fra il diritto alla salute del cittadino e il suo desiderio di recarsi in fretta al lavoro o con comodità alla partita, cercano ora di rimediare tutelando il diritto la domenica e il desiderio il lunedì. E poi gli manca la credibilità. Dovrebbero almeno capire che nessun altisonante progetto di rinnovamento, rifondazione, rinascita sarà mai preso sul sqrio se non sapranno mostrare, fin dalle piccole cose, che fanno realmente sul serio. Bisogna davvero essere sordi per non sentire che le trombe dell'ultimo giudizio sono risuonate davvero. Marcello Pera

Persone citate: Marcello Pera, Semplice