«Adesso so chi odiare» Parla la vedova Allini

«Adesso so chi odiare» Parla la vedova Allini «Adesso so chi odiare» Parla la vedova Allini «Almeno adesso ho una faccia da odiare. Prima odiavo il mondo per il mio destino, adesso odierò questo qui». Marina Simoni, 32 anni, è la vedova del farmacista Mauro Allini. E' in farmacia, con il papà di Mauro, Carlo Allini, anche lui farmacisi ( quando le viene riferita la notizia: il rapinatore ha reso piena confessione, anche sull'omicidio del marito. Marina Simoni è dietro il bancone, lavora anche per la figlia Martina, di soli tre anni, che ora deve allevare da sola: «Capitemi, sono solo due mesi. Non so ancora cosa dico, come reagisco. Non sono serena. Sono disperata. L'angoscia è la mia compagna. Ho detto tante volte che non cerco la vendetta, ma davvero non so se in futuro riuscirò a non odiare quell'uomo». Carlo Alimi appare una maschera di dolore, nello scaffale dietro di lui c'è il buco della pallottola che ha ucciso suo figlio: «Non è che l'arresto di quell'uomo possa cambiare o cancellare il nostro dolore. La nostra situazione resta uguale. E' vero che non cerchiamo la vendetta, ma forse perché il dolore non ci permette nemmeno di reagire, di pensare». Carlo Allini non sa se il «rapinatore dagli occhi di ghiaccio» ha sparato per uccidere o se è partito un colpo accidentalmente: «Ci aveva detto di andare nel retro dopo che ha preso i soldi dalla cassa. Ero voltato, non ho visto. Ho solo sentito la pallottola sfiorarmi, poi, come in un incubo, ho visto mio figlio a terra con un buco rosso in fronte. Adesso vorrei solo che trovi un giudice equo, voglio una condanna giusta. Non una condanna esemplare, ma nemmeno una pena per cui sia fuori tra cinque o sei anni. Non pretendo null'altro, in questo momento so solo che mio figlio non c'è più...». Carlo Allini non può proseguire, è vinto dall'emozione. Le lacrime gli impediscono di parlare. Mauro Allini, 37 anni, morì senza riprendere conoscenza, dopo due giorni di coma. La famiglia decise di donare tutti i suoi organi: il cuore fu trapiantato a Bologna. Fegato, reni e cornee furono trasferiti su pazienti in attesa da anni. La notizia della morte provocò dolore ed autentica emozione in tutta la città. I farmacisti abbassarono le serrande e spensero le insegne nel primo sciopero, di commemorazione e solidarietà contemporaneamente, proclamato dalla categoria a Torino. La morte assurda del farmacista provocò proteste, non ancora del tutto sopite, per chiedere più stretti servizi di sorveglianza e prevenzione da parte di polizia e carabinieri. Il «bandito dagli occhi di ghiaccio» divenne il pericolo pubblico numero uno cui una squadra speciale costituita in questura ha dato la caccia per 70 giorni ininterrotti. [m. vag.)

Persone citate: Carlo Alimi, Carlo Allini, Mauro Allini, Simoni

Luoghi citati: Bologna, Torino