Smog record martedì le targhe

36 Domani, al ritorno da Roma, il commissario Malpica firma l'ordinanza Smog record, martedì le targhe Quattro delle 5 centraline segnalano Vallarme rosso Punta massima registrata in via Madama Cristina Lo smog è a livelli record. In quattro delle cinque centraline della città si è superata la soglia di attenzione o allarme. In via Madama Cristina il monossido di carbonio ha oltrepassato di tre volte il limite di attenzione: 44 milligrammi per metro cubo. Non era mai accaduto. Molto elevata anche la concentrazione del biossdido di azoto. Domani, se non muteranno le condizioni atmosferiche, il Commissario Riccardo Malpica firmerà l'ordinanza sulle targhe alterne, già varata meno di un mese fa. Entrerebbe in vigore martedì mattina alle 6. Il primo giorno potranno circolare i veicoli con ultimo numero di targa pari (o zero). Il comunicato è giunto in redazione alle 11 di ieri mattina. Annuncia per domani la firma del Commissario e per martedì l'inizio dei nuovi disagi. C'è una legge da rispettare, e l'inviato del Governo è a Palazzo civico innanzi tutto per questo. Pochi minuti per lasciare a piedi una bella fetta di città. Come spiegare, allora, la recita alla quale abbiamo assistito tante volte? Rileggiamone il copione: l'assessore all'Ambiente di turno pretendeva drastici provvedimenti, minacciando dimissioni che già aveva rassegnato (e puntualmente ritirato) altre volte; il sindaco consultava la giunta, ma senza troppa fretta, e strappava l'assenso a un'ordinanza che in realtà a lui, e a lui solo, compete; quindi arrivava il tempo della confusione, dei «casi particolari», dei vigili «che il primo giorno fanno prevenzione». Quasi che i vigili, in questa città, ci fossero (e ci siano) davvero. Non uno, dal sindaco agli assessori, che abbia detto: «Signori, scusateci. Abbiamo sbagliato». E sì, perché le maggiori responsabilità per quanto sta accadendo sono della classe politica che ha retto le sorti di Torino in questi ultimi anni. Il primo provvedimento anti-smog fu assunto dall'allora assessore Aldo Ravaioli, repubblicano, anno 1987. Ravaioli chiuse il centro al traffico privato, prima puntata di una telenovela che tra polemiche, contrordini e smentite dura ancora oggi. Un provvedimento di polizia, in attesa delle immancabili infrastrutture che avrebbero guarito la città dal mal di traffico: parcheggi, metropolitana, corsie protette per il mezzo pubblico. Come è andata lo sappiamo. Non s'è fatto nulla. Non un parcheggio, poche (e comunque incontrollate) vie preferenziali, per non dire della metropolitana progettata dal dopoguerra e mai avviata. In cinque anni la classe politica che pretendeva di trasformare Torino in una città europea non è stata in grado di modificare la direzione del traffico in via Nizza e via Madama Cristina, provvedimento proposto a più riprese dagli uffici tecnici. Il piano per la costruzione di autorimesse pubbliche fu presentato in quel 1987, e solo oggi sta muovendo i primi, incerti passi. Pochi giorni fa il Commissario ha firmato le convenzioni proposte dall'ex assessore Dondona, punto di partenza per avviare i lavori. Resta da spiegare perché i precedenti responsabili del settore non fossero riusciti nel loro intento. Questa inazione ha avuto ed ha pesanti effetti sullo smog. Lo stesso accade altrove. Il monossido di carbonio, oggi a livelli record, è senz'altro dovuto a una insufficiente azione di filtro delle marmitte. Ma si sprigiona soprattutto quando si verificano code e ingorghi. Diminuire il numero di veicoli è utile, ma non risolutivo. E' altrettanto importante snellire il traffico, limitando gli effetti negativi della circolazione statica, il cui esempio da manuale è l'automobile a passo d'uomo perché in cerca di parcheggio. Le targhe alterne, a conti fatti, riducono del 25-30 per cento il numero di veicoli circolanti. Non basta, se l'architettura del traffico resta la stessa. Sono inoltre un provvedimento punitivo e ingiusto, perché colpiscono con meno forza chi possiede più di una automobile. Agli altri non restano che mezzi pubblici poco efficienti, per nulla protetti e infatti sempre meno utilizzati. Piaccia o non piaccia l'automobile è oggi molto più d'un bene voluttuario, un optional del nostro vivere. Limitarne l'uso significa modificare tempi e ritmi delle città. Torino è ridotta ad attendere un refolo di vento, uno scroscio di pioggia, un palmo di neve. In una parola, il segno del solo strumento anti-smog conosciuto da queste parti: la Provvidenza. Giampiero Paróle Vallarme rosso ama Cristina L'ORDINANZA DEL COMMISSARIO ■ DALLE ORE 6 ALLE 24 TAROHE ALTERNE. In questo orario possono circolare sul territorio comunale (tangenziali escluse) auto e moto (al di sopra di 125 ce) con targa la cui ultima cifra sia pari o 0 nei giorni pari, con targa dispari nei giorni dispari. Dalle ore 24 alle 6 possono circolare tutti. ■ ECCEZIONI. Possono circolare le vetture con marmitta catalitica, quelle alimentate a gpl o metano e le auto dotate di un sistema di abbattimento delle emissioni allo scarico approvato dal ministero dei Trasporti, in conformiti alla circolare n. 076574364 del 29/7/91, gli autoveicoli con motore diesel omologati ai sensi direttiva Cee n. 441/'91. PUBBLICI. Nessuna limitazione per mezzi pubblici cittadini ed extraurbani, taxi, pullman a noleggio, veicoli delle forze dell'ordine, dei servizi di soccorso in stato di emer¬ genza, di aziende e di enti di servizio pubblico. ■ TRASPORTO MERCI. Possono circolare i veicoli adibiti al trasporto utilizzati per rifornimenti di attività commerciali o per trasporto di materiali per aziende o cantieri. ■ PERMESSI. Sono autorizzati tutti i veicoli per il trasporto di portatori di handicap, di malati diretti ai centri di dialisi o a trattamenti chiemioterapici, di autoscuole, di soggetti a revisione già programmata (documento motorizzazione), per il trasporto di valori delle banche e degli istituti autorizzati, e i veicoli muniti dei permessi contraddistinti dalle sigle C (medici), E1 ed E2 (ditte e rappresentanti ), G (giornalisti), L (ordine giudiziario), M (massima sicurezza), N (dialisi). ■ LAVORATORI. Possono circolare: i pendolari (provenienti da o diretti a Comuni diversi da quello di Torino) con certificazione dell'orario di lavoro rilasciata dal datore di lavoro. Rappresentanti di commercio con certificato rilasciato dall'Ufficio Registro ditte della Camera di Commercio, ovvero con specifica attribuzione di incarico di rappresentanza dall'azienda per cui lavorano; artigiani della manutenzione e della assistenza con certificato Cciaa. Possono circolare veicoli di lavoratori chiamati in reperibilità. ■ NON TARGATI «TO». I veicoli con targhe di altre città possono circolare se in possesso di documentata prenotazione alberghiera. Possono circolare i veicoli targati CD. o con targa di Stato Estero. ■ SOSPESA LA ZTL. Per la durata dell'ordinanza sono sospesi i provvedimenti di limitazione del traffico nelle zone Ztl e Romana. ■SANZIONI. L'inosservanza prevede l'applicazione di una sanzione pecuniaria da lire 200 mila a 1.000.000. I torinesi pagano le responsabilità di chi ha retto il Comune in questi ultimi anni

Persone citate: Aldo Ravaioli, Dondona, Malpica, Ravaioli, Riccardo Malpica

Luoghi citati: Roma, Torino