La maga Esclarmonde incanta Palermo

La maga Esclarmonde incanta Palermo Dopo il Regio di Torino l'opera ha aperto anche la stagione del Massimo La maga Esclarmonde incanta Palermo Con la scintillante direzione di Gavazzerà PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Non sono certo mancati gli applausi al!'«Esclarmonde» che giovedì sera ha aperto la stagione del teatro Massimo di Palermo. Dopo l'inaugurazione in novembre al Regio di Torino (prima assoluta in Italia) con la direzione di Alain Guingal, questa «Esclarmonde» in tutt'altro allestimento al «Politeama Garibaldi» di Palermo vede la coppia Gianandrea GavazzeniDenia Mazzola che aprono la stagione con la vicenda dell'innamorata, velata e maga imperatrice d'Oriente che accompagnata dalle melodie di Jules Massenet fa suo l'adorato Roland conte di Blois. Tutta in francese questa pressoché intraducibile «Esclarmonde», come in tedesco la «Salomé» che inaugurò la stagione del «Massimo» due anni fa, conferma la sostanziale vocazione internazionale del maggior ente lirico italiano del Sud. Aver seguito a ruota il Regio con un'opera in precedenza mai rappresentata in Italia non sembra affatto una scimmiottatura ai dirigenti del «Massimo». «E perché non ci fu alcuna sorpresa quando con le maschere di Mascagni nello stesso anno le inaugurazioni furono addirittura sette?» ha fatto notare giovedì sera pochi attimi prima della fastosa scena iniziale il soprintendente del «Massimo» Ubaldo Mirabelli. «Quest'anno ad esempio - ha aggiunto - siamo in parecchi a proporre la "Lucia" e non bisogna proprio stupirsene perché c'è la Denia e allora grazie a lei diventa quasi scontato fare una Lucia. Comunque possiamo ben dire di aver lavorato sodo su questa Esclarmonde». C'è un pizzico di rivalità con l'edizione torinese di due mesi fa. Per questa sua bella proposta il teatro palermitano ha fatto le cose in grande, facendo fruttare un'intesa con il festival di Massenet, il centro di SaintEtienne e l'Opera Comique di Pa¬ rigi dove il 15 maggio del 1889 avvenne la prima rappresentazione. Jean Louis Pichon, che ha firmato la regia di «Esclarmonde» a Palermo, e in varia misura la stessa direzione scintillante di Gavazzeni, hanno puntato soprattutto sugli effetti drammaturgici ampiamente offerti dalla partitura e si sono avvalsi a piene mani di suggestivi risultati scenici resi possibili sia da giuochi di luce ad effetto sia dalle scene di Giantito Burchiellaro e dai costumi di Ivan Stefanutti. Impeccabile l'allestimento scenico che Antonio Carollo ha curato ottenendo davvero il massimo. L'orchestra dell'ente lirico palermitano e il cast sono stati ripetutamente applauditi anche a scena aperta; numerose le chiamate finali. Il pubblico è stato tutto per la Denia Mazzola Gavazzeni e ha riservato ovazioni anche al tenore Pietro Ballo, un conte di Blois che ha ben tenuto la scena. Antonio Ra vi dà

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