Caccia Usa sulla ex Jugoslavia

Caccia Usa sulla ex Jugoslavia Caccia Usa sulla ex Jugoslavia Annuncio a Belgrado, ma Washington tace BELGRADO. Dal prossimo sabato gli 80 caccia «F-15» e «F-16» della portaerei americana «Kennedy» voleranno «nella regione sotto il controllo di volo di Belgrado»: la notizia è stata resa nota ieri sera dall'agenzia «Tanjug». La fonte citata dall'agenzia ha detto di aver appreso in forma ufficiosa che gli stessi americani avrebbero informato la Federazione serbo-montenegrina dell'imminente operazione, senza però specificare se i caccia sorvoleranno lo spazio aereo ex jugoslavo o se penetreranno anche in quello serbo. «Non è chiaro - ha commentato la "Tanjug" - se gli aerei da combattimento Usa entreranno durante i loro voli nello spazio della Repubblica serbo-montenegrina, poiché il controllo di volo di Belgrado si estende oltre i confini della Repubblica stessa». La notizia non ha ancora trovato conferme ufficiali a Washington. «Non abbiamo alcuna informazione al riguardo», si è limitato a rendere noto un portavoce del Pentagono. «La "Kennedy" è in navigazione nel Mediterraneo e raggiungerà oggi il Mare Adriatico», r stata la laconica dichiarazione. Da settimane, nell'Adriatico, una flotta multinazionale controlla che le navi mercantili osservino le sanzioni delle Nazioni Unite decretate contro la Federazione serbo-montenegrina. A conferma di come la tensione stia salendo, poche ore dopo le rivelazioni della «Tanjug» è arrivata la notizia che una serie di esercitazioni di difesa an¬ tiaerea - «che riguarderanno artiglieria, razzi e missili» avranno luogo oggi nella Serbia centrale. Lo si è appreso ieri da un invito rivolto a un gruppo di giornalisti stranieri dal ministero federale della Difesa. Le esercitazioni cominceranno alle 11 locali a Cuprija, a circa 180 chilometri da Belgrado. Gli Usa, intanto, hanno deplorato l'assassinio del vice premier bosniaco Hakija Turajlic, definendolo «un assassinio commesso con ogni evidenza a sangue freddo». «A quanto ci consta - ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Richard Boucher - il vice premier è stato tratto fuori da un veicolo blindato dell'Unprofor e abbattuto». L'altro ieri sera, il vice presidente eletto Al Gore si era incontrato a New York con il pre sidente bosniaco Alija Izetbego vie, che ha chiesto la cancella zione dell'embargo sulle armi e l'imposizione con la forza del rispetto della «no-fly zone» sulla Bosnia. Nel dare notizia del meeting, un portavoce del team di transizione americano ha aggiunto che nel corso del colloquio, avvenuto all'aeroporto Kennedy, Gore ha presentato a Izetbegovic le sue condiglianze per l'assassinio di Turajlic. Il presidente bosniaco era di ritorno da Washington, dove aveva incontrato il generale Brent Scowcroft - consigliere del presidente Bush per la sicurezza nazionale - ed era di passaggio a New York diretto in Francia. [e. st.] Il presidente della Bosnia Izetbegovic affianco di Mitterrand [FOTOAP]

Persone citate: Al Gore, Brent Scowcroft, Bush, Izetbegovic, Kennedy, Mitterrand, Richard Boucher