Ho vinto, scusate il ritardo
Ho vinto, scusate il ritardo Tomba finalmente primo in slalom: «Ma la Coppa ormai è persa» Ho vinto, scusate il ritardo LA vittoria di ieri nello slalom di Garmisch mi ha dato una doppia soddisfazione. Non ero mai arrivato primo sulle piste della più famosa stazione invernale tedesca e così posso aggiungere un'altra perla alla collana dei miei successi. Nello stesso tempo ho interrotto un periodo non particolarmente brillante della mia carriera che durava quasi da un anno. Per un giovane che ha scelto lo sport come attività principale il battere gli avversari è una benzina sempre necessaria. Altrimenti vengono a mancare certi stimoli, soprattutto se si è abituati male, cioè bene. La gente, i tifosi, però, debbono sapere tutta la verità. Non si deve pensare che io avessi gli incubi di notte perché non riuscivo più ad arrivare primo. Dall'inizio della Coppa del Mondo, su sette gare disputate, avevo accumulato quattro piazzamenti sul podio, a volte anche per distacchi minimi. Inoltre non mi era quasi mai capitato di poter sciare in condizioni ideali. Forse qualcuno ha creduto che io trovassi sempre scuse per giustificarmi. Invece era proprio così. Ognuno ha i suoi lati deboli: io non riesco a rendere al massimo se un intruso mi scia accanto mentre sono in gara, se la visibilità non è buona, se la pista non è preparata bene come si dovrebbe. Vorrei vedere se un pilota come Nigel Mansell si trovasse a disputare un Gran Premio di Formula 1 su un percorso da rally. Quantomeno avrebbe delle difficoltà. E poi lo sci è uno sport molto particolare, dove hai poche possibilità di rimediare a errori o a valutazioni imprecise. Basta un nonnulla per perdere una gara. E molti non se ne rendono conto, sono convinti che sia tutto facile. Ieri ho vissuto comunque una giornata carica di tensioni. Non tanto per la gara. Nella prima manche la pista non mi piaceva. Quando ho visto il secondo tracciato ho capito che avrei potuto recuperare parecchio. Ho spinto al massimo e - come avevo detto al mio amico Paolo De Chiesa prima del via ho scelto il pendio finale per scatenarmi. Ora sono contento, sono tornato la Bomba. E ovviamente più rilassato. E' chiaro che d'ora in poi, nelle gare che restano da affrontare prima dei Mondiali di Morioka, correrò per il primo posto, come ho sempre fatto, ma senza remore psicologiche. Ma non voglio che nessuno si illuda: alla Coppa del Mondo, ripeto, non penso più, anche perché questo regolamento mi penalizza. Voglio però altre vittorie. Ai tifosi lancio un messaggio: venite a Kit zbuehel domenica prossima. Farò di tutto per salutarvi dal gradino più alto del podio. Alberto Tomba
Persone citate: Alberto Tomba, Nigel Mansell, Paolo De Chiesa, Tomba
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