E Gambadilegno il capo della gang di Angelo Conti
E' Gambadilegno il capo della gang Caccia spietata ai banditi di Salisburgo E' Gambadilegno il capo della gang Caccia a «Gambadilegno», a Torino e all'estero. Con questo soprannome è infatti noto Silvano Piovan, 50 anni, considerato il capo della gang che mercoledì è stata protagonista del sanguinoso assalto ad una gioielleria nel centro di Salisburgo. In un conflitto a fuoco, durante la fuga in autostrada, sono morti Giuseppe Serra, 28 anni, anche lui torinese, con precedenti per rapina, ed un poliziotto austriaco, Norbert Bruii, 29 anni, padre di tre bambini. Due complici del Serra (il fratello Antonio e Carmine Pasculli di Airasca) sono stati bloccati poco dopo l'agguato, mentre altri due torinesi (fra cui il Piovan) sono ricercati in mezza Europa dall'Interpol. Da giovedì sera, quando la notizia è arrivata a Torino, sono iniziati meticolosi controlli anche da parte di polizia e carabinieri. Uomini della Squadra Mobile e militari della compagnia San Carlo sono stati impegnati ieri, per tutta la giornata. In Questura sono stati invitati alcuni parenti ed amici del rapinatore morto che pare abbiano affermato di non avere visto Giuseppe Serra ed il fratello da alcune settimane. L'ultima volta che si sono fatti vivi è stato con una telefonata, alcuni giorni fa. Una chiamata che potrebbe essere stata intercettata (per via di indagini su altre vicende) ma che non porterebbe a nulla di concreto. Nella caserma di via Giulia di Barolo si è invece lavorato sulle amicizie dell'ucciso, che era stato controllato - in passato insieme a persone che ora si sta cercando di rintracciare. A Salisburgo sono stati ieri alcuni parenti dei fratelli Serra, a cui è stata riconsegnato il corpo del congiunto. Il ritorno in Italia dovrebbe avvenire nelle prossime ore. Sembra che la magistratura austriaca abbia disposto anche il dissequestro di una Lancia Delta, di proprietà dei fratelli Serra, che era stata lasciata nei pressi della pensione, dove aveva preso alloggio il quintetto. Quell'auto doveva servire a lasciare l'Austria, probabilmente alla volta dell'Italia. Questo particolare è comunque ancora oggetto di accertamenti. Pare infatti che Silvano Piovan, considerato il «capo», preferisse agire in Svizzera, dove ha operato a lungo in passato e dove è stato arrestato nell'82, perché responsabile di una lunga serie di rapine compiute nella zona di Gstaad. Dopo aver scontato alcuni anni di prigione in Svizzera, Piovan era tornato in Italia, dove era presto finito nel mirino dei carabinieri. Nell'84 era stato di nuovo arrestato per furto ed associazione a delinquere. Ma era uscito di carcere pochi mesi dopo. A suo carico, negli ultimi sette anni, non era emerso altro. Forse perché «Gambadilegno» (il soprannome gli deriva dall'aver perso una gamba, amputatagli dopo una ferita d'arma da fuoco, rimediata durante un furto, trentanni fa) aveva davvero trasferito la sua sfera di interessi in Svizzera, dove si sarebbe specializzato nella ricettazione. Sempre a Torino si cerca anche il quinto complice, un incensurato. Ma il suo nome, stranamente, non sarebbe stato ancora comunicato alle nostre forze dell'ordine, costrette a procedere alla cieca.' Angelo Conti Ricercato con un complice in mezza Europa ^4 « Silvano Piovan. 50 anni, ricercato e a destra Giuseppe Serra
Persone citate: Carmine Pasculli, Giuseppe Serra, Norbert Bruii, Piovan, Silvano Piovan
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