«Gliela faremo pagare» di Daniela Daniele

«Gliela faremo pagare» «Gliela faremo pagare» Così è nata quella voce sul ministro ROMA. Guida i medici più scatenati e combattivi, quelli della Cimo (ospedalieri), e si accende d'indignazione Carlo Sizia, quando parla del ministro De Lorenzo, anche se ammette: «Di questa chiacchiera che lo coinvolge nell'azienda di Zambeletti non sono al corrente». Eppure si dice che i medici, sull'onda di quella «chiacchiera», stiano boicottando i prodotti della casa farmaceutica. «Davvero ribatte il dottor Sizia -, non so nulla. Ma la cosa non mi stupisce. I De Lorenzo, a Napoli, vengono considerati una vera e propria potenza economica in quanto sarebbero interessati a cliniche private e a laboratori analisi». Ma lei ha le prove di tutto questo? «No, anche perché se le avessi - precisa Sizia- partirebbe immediatamente una denuncia contro il ministro. Però i nostri colleghi partenopei non sembrano avere esitazioni neU'affermarlo. E, del resto, ci pare che in questo momento la sanità sia amministrata con un occhio di favore agli interessi privati piuttosto che a quelli pubblici». Tuttavia, in ospedale nessuno «scarta» il prodotto Ellem-Zam- beletti? «Direi di no. La cosa, semmai, riguarda i medici di famiglia: loro prescrivono quello che vogliono, noi quello che l'ospedale mette a disposizione». Dalla Fimmg (Federazione medici di medicina generale) si rincara la dose. Mano Boni, il presidente carismatico della categorìa, risponde con un bel «sì», pieno e rotondo. E' vero che circola insistente la voce di un interesse del ministro De Lorenzo nella società Ellem? «Sì». E' vero che i medici boicottano le specialità della casa farmaceutica? «Sì». Ma quando ha incominciato a girare il «pettegolezzo»? Il dottor Boni non ha dubbi: «Dalla fine di settembre dell'anno scorso. Risale al nostro congresso di Senigallia. In quell'occasione l'accusa è stata più volte ripetuta e i medici hanno pensato bene di "farla pagare" a De Lorenzo. Questo dimostra quanto amore la nostra categoria porti al suo ministro...». Ora, però, la Ellem sembra aver dimostrato che la società non ha mai accolto uomini di Stato, né loro parenti, né amici. «Lo so, ho insto. E ho letto la lettera che il povero dottor Zambeletti, che ci è andato di mezzo in questa battaglia e si è trovato a dover far fronte ad una marea montante, ha scritto alla nostra associazione, offrendosi di mettere a disposizione il libro dei soci. Ho fatto il possibile per chiarire quello che sembra davvero un malinteso, ho parlato con i medici del consiglio nazionale. Ma, purtroppo, quando una voce del genere incomincia a diffondersi, è poi molto, molto difficile farla rientrare». Daniela Daniele Carlo Sizia, presidente Cimo

Luoghi citati: Napoli, Roma, Senigallia