Parte il tunnel tra le proteste

Stanno per incominciare i lavori del sottopasso delle Molinette (19 miliardi) Stanno per incominciare i lavori del sottopasso delle Molinette (19 miliardi) Parte il tunnel, tra le proteste Scritte ostili attorno al cantiere Il cancello è chiuso, vietato «l'accesso ai non addetti». Le macchine s'intravvedono appena dietro la palizzata, tranne la gigantesca fresa che si staglia verso il cielo: sarà lei a scavare il sottopasso di corso Bramante, un'opera da 19 miliardi che dovrebbe iniziare entro due settimane. Per la prima volta dal tunnel del Lingotto, si torna a lavorare sotto terra per conto del Comune (che pure di gallerie ne ha progettate a iosa). Non senza polemiche, però: i residenti della zona, non ancora rassegnati al cantiere sotto casa, esprimono anche forti riserve sulla opportunità del sottopasso. Qui, all'angolo tra corso Massimo d'Azeglio e corso Galilei, la palizzata che protegge le macchine racconta l'irritazione della gente: «No al sottopasso» hanno scritto con la vernice bianca. Grandi lettere che abbracciano il quadrilatero del cantiere: «Ridateci il parco». E scritte contro i politici, fino all'avvertimento: «Attento Crosetto». Crosetto è il nome dell'impresa che ha vinto la gara d'appalto, ed ora lavorerà insieme con un'azienda di Bilbao, la Ati-Ecsa: 540 giorni di tempo per consegnare il prodotto finito, chiavi in mano. Chi ha scritto quelle frasi? Probabilmente gli anarchici, che hanno lasciato la firma. Di certo rispecchiano il pensiero dei tanti che contro il sottopasso hanno firmato petizioni, appelli e denunce. Proponendo soluzioni al- ternative quali un ponte sul Po all'altezza di corso Spezia. Tutte bocciate dai tecnici municipali, per i quali la soluzione sotterranea è la migliore. Né l'ingegnere capo Franco Pennella sembra preoccupato per la nuova protesta: «Ci siamo abituati, lo stesso è accaduto per il Palazzo di Giustizia. Non abbiamo cancellato le scritte, tanto troverebbero il modo di riproporle». Martedì scorso, Pennella e l'ingegner Pelissetti, responsabile tecnico del lavoro, hanno svolto un sopralluogo al cantiere. Cosa manca per iniziare gli scavi? «Piccole opere accessorie» dice Pennella. In sintesi: gli operai stanno cambiando sede alla rete dell'acquedotto, quindi dovranno spostare la «torre faro» che regola l'illuminazioone sull'incrocio. A giorni traslocheranno anche gli ultimi due distributori di benzina, uno su corso Massimo e l'altro su corso Dogliotti. Tutto il resto è già fatto, compresi i parcheggi di corso Spezia, corso Polonia e Cto che dovrebbero alleggerire la viabilità attorno agli ospedali nel lungo periodo dei lavori. Il disegno originario del sottopasso prevedeva una estensione di 300 metri verso la periferia e di 45 metri verso corso Massimo d'Azeglio. Prima di sciogliersi l'amministrazione ha approvato il prolungamento di questa se¬ conda parte, in direzione corso Dante: la rampa d'accesso sarà coperta per altri 150 metri, evitando così il «trincerane» che avrebbe fisicamente diviso i due lati della carreggiata. La fase iniziale dei lavori consiste nella costruzione dell'intero tunnel su corso Massimo e di metà galleria, quella verso il Po, in corso Dogliotti. Corso Massimo sarà percorribile lungo i controviali (dove varrà il divieto di sosta), mentre corso Dogliotti resterà aperto sul lato Ovest (verso le Mohnette, scendendo dalle attuali sei a quattro corsie, due per ogni senso di marcia). Le auto dirette da corso Bramante al Po, potranno svoltare a destra, ver¬ so corso Dogliotti, o proseguire lungo il ponte Balbis; vietata, invece, la svolta a sinistra. Al contrario, chi arriverà dal Po avrà l'opportunità di deviare per il controviale di corso Massimo d'Azeglio o dirigersi in corso Bramante. Ma non di accedere alla zona ospedali. Le novità saranno comunicate con cartelli posti a distanza dall'incrocio e dotati di consigli sui percorsi alternativi. Questa almeno è l'intenzione del Comune. Sperando che non si ripetano disinformazione e disagi provocati alcuni mesi fa dai lavori del teleriscaldamento. Giampiero Pavido Questo il progetto del tunnel del Lingotto che sta provocando non poche polemiche tra i residenti. Sul recinto del cantiere sono comparse scritte provocatorie: «Ridateci il parco»

Persone citate: Balbis, Crosetto, Franco Pennella, Giampiero Pavido, Pelissetti, Pennella

Luoghi citati: Bilbao