C'è un forziere a quattro ruote

C'è un forziere u quattro ruote SICUREZZA Ogni anno si rubano decine di migliaia di vetture: come difendersi C'è un forziere u quattro ruote Dai dispositivi meccanici ai sistemi elettronici In Italia il fenomeno dei furti d'auto sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti. I dati rilevati dal ministero dell'Interno parlano di 367.252 vetture rubate nel '91 - più di mille al giorno - con un incremento del 20% rispetto all'anno precedente. E' una cifra che fa riflettere, ove si consideri che rappresenta da sola qualcosa come una seconda marca del mercato. Il fenomeno costituisce un preoccupante indicatore del malessere sociale e morale che affligge il nostro Paese e, com'è facile intuire, è causa di rilevanti disagi e danni economici. Per gli utenti, e per le Compagnie di assicurazione. Questa la poco lieta realtà delle cose. E allora, che fare? Se possibile - la spesa non è indifferente - meglio assicurare la nostra vettura e garantirle notti tranquille in un sicuro garage. Poi, prevenire le tentazioni, evitando parcheggi con oggetti vari in vista nell'abitacolo. Lo stesso vale, naturalmente, per l'autoradio. La soluzione più pratica anche se più costosa - è quella dell'apparecchio con frontalino asportabile, da installare fisso: inutile rubarlo, perché il pezzo mancante non può essere acquistato senza esibire garanzia e scontrino di acquisto originali. Sin qui abbiamo messo al sicuro il contenuto, non il contenitore. In concreto, cosa si può fare per proteggere l'auto lasciata nel parcheggio sotto casa o davanti all'ufficio? Parecchio. Si tratta solo di decidere il budget di spesa per un sistema antifurto. Che, se anche non può significare la certezza di evitare sgradevoli sorprese, costituisce comunque un deterrente efficace. Si può optare per un classico antifurto meccanico, per il bloccaggio della pedaliera o di pedaliera e volante assieme (meglio scegliere il modello che aggancia sia la corona che una razza): prezzo dalle 35 alle 90.000 lire, a seconda della qualità del materiale e del tipo di serratura. Con una spesa modesta, sulle 50.000 lire, è possibile integrare la protezione installando un semplice «led» rosso in plancia, magari lampeggiante. Un dissuasore innocuo ma valido: come capire se si tratta davvero del segnale di un antifurto elettronico? Poi si entra nel campo degli antifurto elettronici. L'offerta è ampia e la difficoltà di installazione e la spesa - dalle 250-600 mila lire ai due milioni e più variano a seconda sia delle funzioni previste dal dispositivo che del modello e della marca della vettura su cui lo si vuole installare. Con impianti di questo tipo è possibile graduare a piacere il livello di protezione: oltre a porte/cofani e volumetrico abitacolo, antishock e anti-spostamento della vettura (questi ultimi ormai con elevato grado di affida¬ bilità contro i falsi allarmi, grazie all'impiego di sofisticati - e costosi - sensori, alcuni addirittura di derivazione aeronautica). Gli impianti più sofisticati si distinguono per la possibilità di personalizzare le varie funzioni all'atto dell'installazione: dall'autoinserimento dell'impianto all'allarme anti-rapina; alla libertà di parzializzare le protezioni (ad esempio escludendo il volumetrico e la chiusura cristalli se vogliamo lasciare a bordo il cagnolino); alla taratura della sensibilità di intervento dell'anti-shock, e così via. Determinante ai fini dell'efficacia protettiva è naturalmente la sicurezza della codifica di inserimento/disinserimento, particolarmente per i sistemi con comando a distanza. Ultima novità sul mercato, un sistema a «codice dinamico», che modifica la codifica a ogni ciclo di inserimento, vanificando possibili intercettazioni da parte di malintenzionati. Il tutto è realizzato programmando i circuiti della centralina e del relativo set di «chiavi» (elettroniche, naturalmente) con un doppio codice: uno di base (14 miliardi di combinazioni) e l'altro continuamente variato dal sistema secondo algoritmi matematici personalizzati per ogni abbinamento centralina/chiave. Assolutamente inespugnabile, assicurano i costruttori. Raffaele Sanguine ti Nel 1991 nel nostro Paese sono state rubate oltre 367 mila automobili con rilevanti danni sociali ed economici: a lato, un parco di vetture recuperate

Persone citate: Raffaele Sanguine

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