Seduzione a buon mercato di Eugenio Ferraris

Seduzione a buon mercato Seduzione a buon mercato Tanti i nuovi modelli giocati tra soluzioni avanzate e prezzi DETROIT DAL NOSTRO INVIATO Non siamo ai trionfalismi tipici di una certa mentalità americana, ma poco ci manca. Al Salone di Detroit, prima delle grandi rassegne automobilistiche annuali, si respira comunque un'aria diversa da quella degli anni passati. D'accordo, il '92 chiude per la sesta volta con un segno negativo, ma di grande paura non si parla più. Anzi, c'è un certo ottimismo, sottolineato qua e là - nel grande complesso espositivo del CoBo Center - da moquettes, effetti speciali, squilli di trombe, orchestrine di ogni tipo. Ma sono soprattutto le novità a dare il senso di una svolta imminente, dell'uscita da un tunnel che soltanto dodici mesi fa appariva senza fine. Ecco quindi la ventata di cose nuove (16 a livello mondiale, un centinaio per i clienti statunitensi, assicurano gli organizzatori di Detroit) che riflette attraverso le seduzioni più diverse la volontà di cambiare pagina. Chi punta sulla tecnologia, chi sulle problematiche ambientali, chi sul design. A quest'ultima categoria appartiene di diritto la Lexus che, nella pubblicità che accompagna il lancio delle nuove 200 e 300 GS, se ne esce con un «trasformate il vostro garage in una galleria d'arte». Fa leva sull'innato senso del risparmio del consumatore americano, invece, la Saturn (Gruppo General Motors). Nata con l'obiettivo di produrre au-. tomobili con un alto contenuto qualitativo ed a prezzi molto bassi, e quindi in diretta concorrenza con i costruttori giapponesi, supera se stessa con le due Saturn Station Wagon (battezzate rispettivamente 1 e 2, stesso motore di 1900 ce a quattro cilindri ma con quattro valvole il primo e otto il secondo) offerte a prezzi che, malgrado l'escalation del dollaro, sarebbero competitivi anche nel nostro Paese: 10.895 dollari la «1», 12.195 la «2». Disponibili con un supplemento di 1655 dollari aria condizionata, vetri elettrici, portiere con chiusura centralizzata a distanza, specchi laterali regolabili elettricamente. Il cambio automatico costa 650 dollari per entrambe le versioni. Chrysler chiude un anno trionfale ( + 22 per cento di fatturato) giocandosi il 1993 in tema di innovazione stilistica. Sono tre le concept cars che l'azienda di Detroit propone ai visitatori del salone: la Thunderbolt (quattro litri di cilindrata, 8 cilindri a V, 32 valvole, quattro freni a disco, Abs), replica in chiave ultramoderna di un'auto costruita in soli dieci esemplari nel '41, pochi mesi prima che gli Usa scendessero in guerra; la Prowler (una trasformabile realizzata dal centro studi di San Diego della Chrysler utilizzando componenti di diversi modelli del gruppo); la Ecco, uno studio di jeep di dimensioni molto contenute con un motore particolarmente pulito di 1,5 litri di cilindrata, tre cilindri a due tempi. Classica automobile per il tempo libero. Lusso, ma anche buon gusto, sulla Mark Vili della Lincoln, non a caso considerata la più classica delle marche americane. Coupé che sarebbe accettato benissimo anche dal sofisticato cliente europeo, il Mark Vili monta un motore di 4,6 litri di cilindrata e offre quanto di tecnologicamente più avanzato c'è attualmente a disposizione. Prezzo a richiesta che visti gli interni in pelle finissima, gli accessori e l'elettronica di bordo - non dovrebbe essere molto lontano da una cifra a cinque zeri. In dollari, ovviamente. Chevrolet festeggia i quarant'anni della Corvette con due versioni, coupé e cabrio, esclusivamente in color rosso rubino. Il motore è sempre quello di 5700 centimetri, con due potenze diverse: 305 e 405 cavalli. Velocità intorno a 300 chilometri l'ora (solo ad Indianapolis, raccomanda la Casa). Eugenio Ferraris

Luoghi citati: Detroit, Indianapolis, San Diego, Usa