Sopra la testa una lastra di vetro di Gianni Rogliatti

Sopra la testa una lastra di vetro Sopra la testa una lastra di vetro Una Mercedes RoadsterSL con il tetto trasparente DETROIT. Tra le tante concept-cars, o vetture-idea, che arricchiscono come ogni anno il Salone di Detroit proponendo soluzioni di grande interesse, spiccano quelle della Mercedes e della Chevrolet. Auto in apparenza lontanissime tra loro, in realtà legate da una ricerca in settori che sposano stile e tecnologia: un connubio che si va facendo sempre più stretto, in funzione delle esigenze di mercato. La Mercedes, che festeggia qui un ritrovato successo commerciale (63.312 vetture nel '92 contro le 58.868 del '91), schiera nel suo stand un Roadster SL con il poderoso motore 12 cilindri. Com'è noto, questa vettura è dotata di un raffinato sistema di tetto pieghevole ad azionamento elettrico oppure di un hard-top, ossia di una cupoletta rigida che si blocca negli stessi punti di attacco della capote. Il prototipo di Detroit ha una speciale copertura rigida, quasi completamente in vetro stratificato: solo la cornice con i suoi ganci è in metallo, mentre tutto il pannello superiore consiste in un'unica lastra di vetro curvato e temperato, in grado di impedire il passaggio della maggior parte del calore solare. L'effetto ottico di questa panoramica soluzione è notevole, sia quando si osserva la macchina dall'esterno, sia soprattutto quando ci si siede nel comodissimo interno: è quasi uno spider, ma senza il fastidio del rumore o del vento. Inutile dire che il Roadster SL è rifinito in maniera lussuosa, con rivestimenti in legno d'acero e in pelle. Una proposta di stile veramente interessante. L'altra novità,' quella della Chevrolet, è tipicamente made in Usa. Si tratta di un pick-up, quel tipo di camioncino caro ai giovani americani che negli anni si è trasformato in una vera automobile, perdendo in rusticità e caricandosi di accessori e di rifiniture. C'era un problema ancora da risolvere, quello della protezione dalla pioggia o dalla polvere per gli occupanti della zona posteriore del veicolo, diciamo il cassone. Al riguardo il prototipo della Chevrolet, chiamato Highlander, sperimenta un'idea intelligente. Il nuovo veicolo, che nasce come un normale camioncino, dotato di una serie di accessori pratici e intelligenti (verricelli, serbatoio di acqua potabile, interni raffinati), ha un originale sistema contro le intemperie. Una intelaiatura mobile, incernierata dietro alla cabina, si solleva sui due lati del cassone, fino a formare l'ossatura del tetto. Quest'ultimo si compone di tre parti, le due laterali che si applicano all'esterno, e il tétto vero e proprio che si srotola dall'interno dell'intelaiatura stessa come una specie di persiana. E' una soluzione che si adatta bene ai veicoli del tempo libero, naturalmente. Tuttavia, appare valida in senso generale perché si potrebbe prestare a numerose applicazioni. Possiamo ad esempio pensare ai cabriolet (il normale tetto pieghevole può risultare molto costoso e complicato in presenza di veicoli di grandi dimensioni) o ai fuoristrada telonati. Gianni Rogliatti

Luoghi citati: Detroit, Usa