Romane a bocche cucite
Romane a bocche cucite Romane a bocche cucite La Lazio vince e decide il block out ROMA. Una boccata d'Europa, firmata Signori, naturalmente. I biancazzurri festeggiano questa gelida Epifania conquistando la Coppa Maestrelli. Vittime del Lazio-day, nell'ordine, Bruges e Psv. Più che disposto al sacrificio il primo, con qualche sprazzo di ambizione il secondo. Senza Romario, però, l'attaccare del Psv è tanto piacevole quanto inoffensivo. Una sola parata di Fiori, neanche troppo complicata. La festa biancazzurra è sempre illuminata dai gol di Signori. Non c'è limite ai sogni, Cragnotti euforico promette un altro sacco di miliardi per la prossima campagna acquisti. Vuole una Lazio da scudetto, che nel '94 interrompa il regno del Milan. Se Riedle davvero andrà alla Juve (come si mor- mora a Roma) o all'Inter, perché non pensare a un Bergkamp biancazzurro? Senza dimenticare Fusi, primo obiettivo laziale (Parma e ovviamente Torino permettendo). Altro che crisi, se la Lazio conquista l'Uefa, Cragnotti è pronto, portafogli in mano. Fa tutto in grande la società biancazzurra, solo una nota stona: il silenzio stampa dei giocatori. Deciso in un momento difficile e confermato anche quando le cose si son messe bene. Un po' per scaramanzia, un po' per vendetta. E Zoff ribadisce: terremo la bocca chiusa a lungo. Solo il superDino terrà i rapporti con stampa e tv. Alla Roma, che di problemi ne ha tanti, Ciarrapico ha pensato che non si sa mai. E ieri pomeriggio ha annunciato, con mal- celata soddisfazione, che anche la società giallorossa si chiude nel silenzio. E per battere la Lazio non parlerà più nessuno, nemmeno Boskov. Il presidente romanista non gradisce le continue allusioni dei giornali al vicino cambio della guardia in società. «Non ho il tempo per smentire tutti - dice Ciarrapico -; confermo che ho intenzione di restare a lungo». E così il silenzio cala pure sulla sponda giallorossa del Tevere. «Necessario per ridare serenità alla squadra in vista della difficile trasferta di Bergamo». Basterà? Ciarrapico ci prova... Già prima della sconfitta col Milan aveva annunciato di aver fatto tutti gli scongiuri necessari e possibili. Non sono bastati e il presidente ne tenta un altro. Tornando alla Lazio e fatti i giusti elogi, non vanno dimenticate le spine. I tifosi sono ancora spaccati. Con i biancazzurri che, giocando bene, battono 2-0 il Bruges e 1 -0 il Psv, non sono mancati i cori anti-Zoff. La curva Nord ormai ha un conto sospeso con l'allenatore. I contestatori questa volta sono stati ridotti al silenzio dai fischi di tutto lo stadio. Finita con la vittoria ai rigori del Bruges la prima sfida con l'Eindhoven (1-1 al termine dei 45' con gol di Amokachi e Venenburg), Zoff presenta una Lazio 2, con Riedle, Sclosa, Neri e Stroppa. Deludente il tedesco, bene le «riserve». Il Bruges si arrende facilmente, autorete di Booy su tiro di Stroppa e gran gol di Sclosa. Poi contro il Psv la Lazio «vera». Risolve tutto Signori con un gol dei suoi: fuga sulla sinistra, conversione al centro e palla che tocca il secondo palo e va in rete. Un po' di confusione nel finale: uscito Gascoigne, i biancazzurri perdono sicurezza, ma contro questi avversari incassare un gol è difficile. Non tirano mai. Piero Serantoni
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