E' morto Gillespie leggenda del jazz

Viveva nel New Jersey, aveva 75 anni: ammalato di cancro, da un mese era ricoverato in ospedale Viveva nel New Jersey, aveva 75 anni: ammalato di cancro, da un mese era ricoverato in ospedale E' morto Gillespie, leggenda del jazz Si è spento nel sonno, la moglie accanto WASHINGTON. Le guance di Dizzy Gillespie non si gonfieranno più come due curiosi palloncini, soffiando nella tromba rivolta verso il cielo. Il pioniere del be bop jazz è morto ieri nel New Jersey, a 75 anni, all'Eaglewood Hospital in New Jersey, dove era ricoverato da circa un mese. Aveva un cancro al pancreas e si è spen| to nel sonno, mentre un registratore ripeteva all'infinito uno dei suoi successi, «Dizzy's Dime». Nato a Cheraw (South Carolina) il 21 ottobre 1917, ultimo di nove figli di un muratore, John Birks Gillespie (poi soprannominato Dizzy, letteralmente «lo stordito») cominciò a conoscere giovanissimo vari strumenti. Negli ambienti del jazz era noto da tempo che il grande Dizzy fosse malato. Negli ultimi mesi la sua attività aveva subito un netto rallentamento. Nel marzo '92 era stato operato per un blocco intestinale. Un mese fa il ricovero all'Englewood. Era un grande artista ma un uomo molto umile. Amava ripetere: «Oh, man, music is so big» (Amico mio, la musica è così grande e nessuno può essere più grande della musica). E lo diceva un uomo che, dopo aver Firmato oltre 100 album, aveva vinto 2 «Grammy Awards», ricevuto 17 lauree onorarie da altrettante università e un'importante medaglia alla carriera dalla «Smithsonian Institution». L'annuncio della sua morte è stato dato dalla moglie Lorraine Willis, con cui aveva celebrato le nozze d'oro due anni fa. L'aveva sposata nel 1940 dopo averla incontrata come ballerina durante un concerto con la band di Teddy Hill. Da allora, quando non era a casa, le telefonò ogni giorno, in qualunque parte del mondo fosse. E Dizzy era uno che viaggiava parecchio, avendo suonato una media di 300 sere all'anno fino a cinque anni fa. A16 anni Gillespie ottenne una borsa per studiare armonia al Laurinburg Institute in North Carolina e due anni dopo era già a Philadelphia come musicista professionista. Qualche- anno dopo, quando suonava nella banda di Cab Calloway, incontrò il grande sassofonista Charlie Parker. Dal loro incontro nacque il frenetico bebop, che segnò un'epoca nella storia del jazz. Assieme a Parker, a Thelonious Monk, a John Coltrane e Miles Davis, Gillespie è infatti considerato uno dei padri nobili del jazz moderno. Del gruppo era ormai l'unico sopravvissuto e, del resto, anche tutti gli altri colleghi di Dizzy dei primi tempi, come Coleman Hawkins, Woody Herman, Duke Ellington, Earl Hines, Dexter Gordon e Art Blakey, se ne sono andati da tempo. Di tutti, Dizzy era sicuramente il più dotato di senso umoristico. Quando il presidente Jimmy Carter gli chiese di suonare per lui un suo famoso successo «Salt Peanuts», Gillespie rispose: «Solo se lei la canta». E Carter cantò «Noccioline salate» davanti alle telecamere di tutto il mondo, mentre a Dizzy ridevano gli occhi sopra le guance a palloncino. Paolo Passarmi to nel sonno, la moglie accanto Dizzy Gillespie nel suo caratteristico modo di suonare: gonfiava le gote e sgorgavano note pure come il cristallo Dizzy Gillespie nel suo caratteristico modo di suonare: gonfiava le gote e sgorgavano note pure come il cristallo

Luoghi citati: Cheraw, New Jersey, North Carolina, Philadelphia, South Carolina, Washington