Via lattea in forma «mondiale» di Gigi Mattana
Numeri tutti positivi nel comprensorio della Valsusa che prepara i Campionati '97 Numeri tutti positivi nel comprensorio della Valsusa che prepara i Campionati '97 Via lattea in forma «mondiate» Mille cannoni hanno garantito vacanze a tutto sci SESTRIERE DAL NOSTRO INVIATO Befana ricca con la Via Lattea. Uno dei più grandi comprensori sciistici d'Europa (cento impianti di risalita tutti collegati sci ai piedi di cui 75 detenuti dalla Sestrieres spa e 25 dalla francese Montgenèvre, oltre 400 chilometri di piste, quasi mille cannoni per l'innevamento programmato) chiude con un bilancio favorevole le vacanze natalizie che sul resto delle Alpi hanno alternato gioie e lacrime (e purtroppo ancora una volta la carenza di neve ha colpito le località più piccole e più povere tanto che da molte valli lo sci rischierà di scomparire). I centimetri di neve non erano poi molti, ma le temperature rigide e l'uso senza risparmio dei cannoni hanno consentito di sciare sempre senza problemi su tutto il comprensorio: le due nuove seggiovie di Sansicario e di Sestriere (che la Agudio Poma ha consegnato nel tempo record di due mesi) e una cura per le piste che a tutti è parsa decisamente superiore a quella degli anni scorsi, sono stati buoni ingredienti del successo. «In comprensori come i nostri dice Renato Opezzi, direttore generale della Sestrieres - che a differenza di Austria o Dolomiti non hanno forti strutture alberghiere, le vacanze natalizie rappresentano una forte fetta degli incassi annuali. E superare del 40 per cento il fatturato dell'anno scorso che fu un anno medio e del 25 per cento la migliore annata precedente, è un dato che ci conforta, specie perché la crescita è stata entusiasmante a Sauze e a Sansicario, non nella solita Sestriere. E senza dimenticare che prima dell'apertura degli impianti avevamo già venduto oltre seimila abbonamenti stagionali». Quattro anni possono essere un'immensità o un battito di ciglia, ma comunque quei Campionati Mondiali di sci che l'Alta Val di Susa ospiterà nel febbraio del 1997 (è la più grande manifestazione sportiva mai assegnata al Piemonte) impongono scelte intelligenti, investimenti lungimiranti e una profonda collaborazione fra privati ed enti pubblici. «Da oggi ai Mondiali, continuando sul rilancio iniziato nel 1984 - dice Giuseppe Alberto Zunino, amministratore delegato della Sestrieres ■ investiremo nel comprensorio 60 miliardi in impianti di risalita: non è una cifra da poco per chi deve ricorrere completamente all'autofinanziamento; ma è indispensabile che gli enti pubblici, nei campi di loro competenza, ci affianchino. Non ha significato costruire impianti di arroccamento ad altissima portata se non sono supportati da un'adeguata rete di parcheggi. Una seggiovia ad agganciamento o una telecabina da 2500 persone-ora hanno bisogno almeno di un parking con 600 posti auto. E questa situazione, specie a Sauze d'Oulx e a Sansicario non si ri¬ scontra e sono ormai annose le diatribe all'interno dei Comuni per sbloccare ed adibire a questo uso aree che pure esistono». L'occasione dei Mondiali è alple porte e va sfruttata a fondo. Con i lavori già fatti e gli altri in cantiere l'Alta Val di Susa sarà ineccepibile per impianti e piste; pur con qualche difetto di gioventù l'autostrada è una realtà, ma gli enti pubblici devono inter¬ venire almeno su tre fronti. I Comuni con i parcheggi, lo Stato con una legge speciale per migliorare la viabilità montana (almeno un collegamento veloce da Oulx a Cesana) e la Regione Piemonte con una nuova e più aggressiva politica nel turismo. Si è calcolato che per i Mondiali serviranno non meno di altri 8 mila posti Iettò alberghieri e paraalberghieri (e gli investimenti, e i benefici, dovranno toccare a anche le località adiacenti come Bardonecchia e Pragelato) ma l'operazione può essere invogliarne soltanto se le volumetrie per la costruzione avranno rapporti favorevoli e se verranno decretati finanziamenti a tassi agevolati. Forse non è necessario (né possibile economicamente) arrivare alle mirabilie valdostane dove, con l'uso intelligente del denaro pubblico, Cervinia in pochi anni ha compiuto un salto di qualità indescrivibile; ma è indubbio che, nella situazione attuale, investire nel turismo montano piemontese è scoraggiante. Gigi Mattana Il bilancio delle feste "92-'93 nel comprensorio sciistico della Vìa Lattea supera del 40 per cento il fatturato dell'anno scorso che fu un anno medio e del 25 per cento la migliore annata precedente
Persone citate: Agudio, Giuseppe Alberto, Poma, Renato Opezzi
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