«Serbi la resa o la guerra»
Vance e Owen danno l'ultimatum a Milosevic: accetta subito il nostro piano Vance e Owen danno l'ultimatum a Milosevic: accetta subito il nostro piano «Serbi, la resa o la guerra» IIpresidente Coste in tv: dobbiamo scegliere ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO E' stata un'apparizione molto breve quella del presidente jugoslavo Dobrica Cosic alla televisione di Belgrado. Ma il suo messaggio alla nazione non ha lasciato alcun dubbio sulla gravità della situazione. «I serbi si trovano di fronte ad una scelta difficile, o combattere l'Occidente o accettare il piano di pace presentato dai copresidenti della conferenza di Ginevra Lord Owen e Cyrus Vance» ha dichiarato Cosic, aggiungendo subito dopo che l'esito della conferenza determinerà l'intervento militare dell'Occidente in Bosnia. Secondo Cosic la proposta di Owen e di Vance per l'assetto costituzionale della Repubblica bosniaca e la spartizione del territorio sono le più sfavorevoli per i serbi. «E' un dilemma terribile: o la capitolazione politico-militare o l'attacco da parte delle potenze più forti del mondo» ha terminato Cosic, sottolineando che in questo caso «la Jugoslavia è ostaggio dei serbi della Bosnia». Il presidente della federazione serbo-montenegrina si è rivolto alla nazione subito dopo l'incontro con i due copresidenti della conferenza di pace giunti a Belgrado per dare un'ultima possibilità ai dirigenti serbi di accettare il loro piano sulla Bosnia. Nel frattempo Vance e Owen hanno parlato con il presidente serbo Slobodan Milosevic. «E' stato un dialogo aperto, all'insegna della volontà comune di ottenere la pace» ha dichiarato Milosevic. Ma il portavoce della conferenza di Ginevra, Fred Eckhardt ha fatto sapere che i due copresidenti chiederanno al Consiglio di Sicurezza dell'Onu di dichiarare fallite le trattative di Ginevra se i serbi continueranno a rifiutare il riconoscimento della Bosnia come Stato sovrano ed indipendente. «Non ci sarà nessun negoziato sulla richiesta del leader serbo Karadzic di avere uno Stato nello Stato» ha affermato Eckhardt sottolineando che le posizioni di Vance e Owen in questo caso sono irremovibili. Intanto il presidente americano George Bush nel suo ultimo discorso sulla politica estera di fronte ai cadetti di West Point ha fatto chiaramente capire che alla Serbia non verrà permesso di mantenere i territori conquistati con l'aggressione. In vista del nuovo vertice dei Paesi della conferenza islamica che si terrà 1' 11 gennaio a Dakar il ministro degli Esteri turco Hikmet Cetin ha dichiarato che i Paesi islamici possono usare il petrolio come arma per premere sull'Occidente affinché si decida ad intervenire militarmente in Bosnia. Mentre continuano le trattative internazionali in Bosnia infuriano i combattimenti. Le truppe serbe hanno sferrato un nuovo attacco contro Gradacac e Brcko. A Sarajevo, attanagliata dal gelo e dalla fame, si continua a sparare nei quartieri della parte nuova della città. Ingrid Badurina Un soldato bosniaco scorta un civile che porta viveri a Sarajevo con una slitta (FOTO AP]
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