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Bardonecchia: rassegna di sculture sulla neve Moda dei pellirosse in S. Salvano Per il pungente freddo un vestito selvaggio come nel Grande Nord In questi giorni di freddo siberiano vanno soprattutto i guanti foderati di pelliccia, ma anche i montoni, parka, spencer e anorak di foggia rustica, i gilet sempre di montone, i pesanti pile verde scuro dei guardaparco, i berretti di pelliccia. Alla Riserva di via Campana 1, quasi angolo via Nizza, si trova infatti tutto il necessario per sopravvivere al freddo, non solo in foresta, ma anche in città. E' più che una bottega laboratorio, odorosa di legno e cuoio, è la tana di Mauro Ferraris, che col suo aspetto da grizzly ogni tanto mette perfino in soggezione i clienti, prima che questi si accorgano dell'umanità ruvida che c'è dietro gli occhialini rotondi e la folta barba. Ferraris, nella sua Rocky Mountain Company Trading Post, fabbrica e vende attrezzi e abbigliamento degli indiani, dei cacciatori di pellicce del grande Nord americano, degli esquimesi, dei Lapponi. Tutti gli scaffali li ha costruiti con castagno della Val Sangone, visto che abita a Giaveno dove tiene i cavalli che usa estate e inverno per vagabondare sulle Alpi; vicino casa ha anche impiantato una specie di ranch (si chiama Centro Equitazione Alpina Sperimentale), dove insegna i segreti del trekking a cavallo in montagna. In bottega si trovano racchette da neve in legno e cuoio, selle da campagna, feltri e borse da sella, giubbe con le fran- ge, vestiti da donna in pelle di daino decorate con perline, rifatte minuziosamente sui modelli delle tribù Crew, Lakota, Sioux, e ancora tomahawk, cappelli di feltro dei cowboys australiani, coltelli di tutte le fogge e misure col manico di corno e legno, borracce, pettorali d'osso, diademi di piume. Insieme abbigliamento fantasioso e capi «tecnici», per chi va in montagna a cavallo. Perché Ferraris è stato l'inventore della specialità in Italia (ha scritto un libro sull'argomento e collabora alle riviste specializzate), cavalcando a suo tempo da Ventimglia a Venezia, e compiendo ogni anno selvatici raid in ogni angolo delle Alpi. La Riserva è aperta di pomeriggio dalle 15,30 alle 19,30 (tel. 011/655.492). [r. se] Mauro Ferraris