Lite tra vicini di casa finisce a coltellate

A Moncalieri quattro feriti, uno in gravi condizioni A Moncalieri quattro feriti, uno in gravi condizioni Lite tra vicini di casa finisce a coltellate Per anni si sono insultati e minacciati a parole, rinfacciandosi ogni sorta di dispetti tra inquilini e promettendo vendetta. Dal 1967, quasi ogni giorno, dai balconi delle case popolari di Borgata Tetti Piatti 17, a Moncalieri, sono volate le stesse ingiurie. Fino a ieri pomeriggio, quando uno di loro ha perso le staffe e le parole pesanti sono state seguite da un accoltellamento per strada. Bilancio: quattro feriti, uno dei quali in gravi condizioni all'ospedale Santa Croce. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Moncalieri stanno cercando di appurare movente e esatta dinamica dell'accaduto. Difficile stendere un rapporto, perché non ci sono testimoni e ognuno dei possibili aggressori si definisce vittima e lancia accuse. Unico elemento certo, per ora, sono i nomi dei protagonisti della rissa, tutti trattenuti in caserma: Nicola Castagnino, muratore di 56 anni, con una coltellata alla gamba sinistra; il figlio Benedetto, 25 anni, il più grave dei quattro, ripetutamente colpito all'addome da un coltello da macellaio; e i «rivali» Antonio Andreacchio, 75 anni, con il figlio Luigi, di 55, ferito da una gomitata all'occhio sinistro «mentre cercavo di calmare la rissa». Interrogati fino a tarda sera, resteranno in isolamento «finché non avremo chiarito chi ha attaccato per primo e chi, eventualmente, si è soltanto difeso» dicono gli inquirenti, che dovranno accertare anche i possibili precedenti penali. La rissa si è scatenata verso le 15,30, a poche decine di metri dalle case a schiera di Borgata Tetti Piatti. «Mio padre e mio fratello erano appena saliti in auto, quando sono stati fermati da Antonio Andreacchio, che teneva il coltello in pugno - racconta Damiano Castagnino, fratello del ferito più grave prima si è buttato contro Benedetto che era al volante, poi ha 'ferito mio padre. Abita sotto di noi: ci accusa da tempo di fare troppo rumore in casa. Già altre volte ci aveva minacciato e per questo lo avevamo denunciato ai carabinieri. Ma lui continuava». Stessa dichiarazione, ma con inversione dei ruoli, fa Luigi Andreacchio, figlio di colui che i Castagnino hanno indicato come il vero colpevole: «Mio padre è uscito di casa e si è trovato di fronte a quei due, armati di coltello. Ha reagito bloccando il polso a Benedetto, che si è ferito alla pancia da solo. Io sono intervenuto solo per difenderlo». Ognuno racconta insomma la sua verità, ingarbugliando la rete delle indagini. Impossibili gli accertamenti sul luogo dell'accaduto: l'allarme ai carabinieri è scattato infatti solo quando tutti i feriti erano ormai in ospedale, trasportati dai rispettivi parenti. Dopo una notte in caserma, forse qualcuno parlerà stamattina. Per ora c'è ancora chi fa volare delle minacce: «Stavolta non finisce qui, non finisce solo più col coltello». Marco Accorsato Nicola Castagnino 56 anni e Antonio Andreacchio 75 anni due dei feriti nella rissa di Tetti Piatti

Persone citate: Antonio Andreacchio, Castagnino, Damiano Castagnino, Luigi Andreacchio, Nicola Castagnino

Luoghi citati: Moncalieri