Peugeot teme la crisi e taglia 2600 posti

Alenici, la difesa non tira arrivano 5000 esuberi Previsto un calo del 4,5% per il mercato europeo Peugeot teme la crisi e taglia 2600 posti PARIGI. Nel riferire di un aumento del 26 per cento delle immatricolazioni in dicembre, la Automobiles Peugeot ha annunciato che, nel corso del 1993, taglierà 2597 posti di lavoro dall'attuale organico di 55.000 unità. Un portavoce della società, che insieme con la Citroen forma il gruppo automobilistico Psa Peugeot Citroen, ha detto che i tagli all'organico si impongono per permettere alla Peugeot di fronteggiare il previsto calo del 4,5 per cento delle vendite europee di auto nel 1993 e di conseguire l'obiettivo annuo di un aumento del 12 per cento della produttività. Per l'anno in corso, i dirigenti della Peugeot prevedono un andamento piatto del mercato francese, ma aggiungono che il mercato tedesco potrebbe registrare una contrazione del 10 per cento. Il piano dei tagli, che sarà presentato il 13 gennaio nel corso di un incontro dei dirigenti e delle rappresentanze sindacali, prevede 1636 prepensionamenti e 961 licenziamenti. Più roseo il panorama europeo della Ford, che per quest'anno si aspetta un miglioramento dei risultati finanziari dalla sua divisione nel Vecchio Continente, rispetto alle perdite registrate nell'ultimo esercizio. Lo ha riferito Alexander Trotman, capo della divisione mondiale auto della società. Pur se il quadro economico appare ancora in peggioramento in gran parte dell'Europa, ha detto, ci sono segni di ripresa in Gran Bretagna, che rappresenta il mercato di punta per la Ford nel Vecchio Continente. Per il mercato statunitense, Trotman prevede che nel 1993 le vendite di autovetture e autocarri saliranno a 13,5 milioni di unità, dai 13,1 milioni del 1992.

Persone citate: Alexander Trotman, Trotman

Luoghi citati: Europa, Gran Bretagna, Parigi, Vecchio Continente