Bufera sul «signor Nessuno» di Maria Grazia Bruzzone

Il rettore dell'Università di Tor Vergata, Garaci, eletto presidente del Cnr Il rettore dell'Università di Tor Vergata, Garaci, eletto presidente del Cnr Bufera sul «signor Nessuno» Gli oppositori: è lottizzazione, i soliti vecchi metodi «Non faccio politica, i miei titoli sono ineccepibili» ROMA. Enrico Garaci nuovo presidente del Cnr. Il rettore della seconda Università di Roma, il «signor Nessuno» che fu candidato de alla carica di sindaco della capitale, poi tradito dagli stessi amici del Caf che gli preferirono Franco Carraro malgrado le sue 139.000 preferenze, è stato nominato presidente del più importante ente scientifico italiano dal Consiglio dei ministri, durante le feste di Natale. E, mentre la nomina passa alle Camere per il benestare, il mondo accademico e scientifico si indigna. Non per il merito della persona, sul cui curriculum nessuno ha da eccepire, ma per il «metodo». Giorgio Salvini, fisico, docente alla Sapienza e presidente dell'Accademia nazionale dei Lincei, lascia cadere il suo giudizio cauto e fermo dall'alto della sua autorevolezza. «Non discuto la persona, di cui ho grande stima. Quello che mi pare invece discutibile e che può lasciar perplessi è il metodo seguito. E sono sicuro che le persone che hanno deciso di far così dentro di loro sanno benissimo che non si deve far così», dichiara, soppesando e scandendo bene ogni parola. Poi aggiunge: «Le persone che ricevono questo messaggio, o non capiscono o ci arrivano perfettamente. Non è il momento in cui in Italia possiamo fare furberie, dare premi o compensi». Una nomina politica, come lo è da sempre, quella di Garaci. Da sempre de, come Rossi Bernardi che lo precede, come Quagliariello, come Faedo, divenuto poi senatore scudocrociato, come Vincenzo Caglioti, per fermarsi agli Anni Sessanta. E un altro esponente della potente casta dei medici, come è già da otto anni. Di nuovo scelto senza consultazione alcuna, sia pure autorizzati dalla legge che prevede che la nomina spetti al Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della Ricerca (oggi il de Sandro Fontana). Nessun obbligo, ma un segnale si poteva anche darlo. In più, su Garaci presidente, pesa il sospetto che la de di Martinazzoli, per quanto «nuova», abbia comunque voluto saldare un conto in sospeso. «Nessuno si sarebbe aspettato che i politici avrebbero osato tanto, se non altro per evitare una ennesima accusa di lottizzazione, oltre a non perdere il consenso della comunità scientifica e universitaria», ha denunciato per primo Carlo Bernardini, già preside della facoltà di Scienze, che arriva a chiedere che Garaci rifiuti la nomina «scaturita da una pratica invisa ai più». Garaci non cj pensa neppure lontanamente. Anzi. Soddisfatto della nomina, della quale ringrazia i ministri e il presidente del Consiglio, è indignato per le insinuazioni. «Rifiuto di essere considerato un elemento di lottizzazione. Ho un curriculum scientifico e accademico di tutto rispetto, forte di 150 titoli e di quattro mandati come rettore all'Università di Tor Vergata», mette le mani avanti. Veramente i suoi meriti, nessuno li mette in dubbio. Quel che viene eccepito è il metodo della sua elezione, che fa pensare a un premio, o a un contentino per la carica di sindaco «scippata» all'ultima ora. «Quella politica è stata un'esperienza che ho fatto e che mi sentivo di svolgere in quel momento. Salvo essere stato poi respinto dai partiti, malgrado le alte preferenze. Da quel punto ho rifiutato di essere prosindaco e di essere fatto senatore, perché ormai avevo scelto di continuare la mia strada scientifica e acca¬ demica. Dalla politica attiva mi sento ormai fuori, anche se non accetto che si criminalizzi una funzione - quella di sindaco - che qualcun altro potrebbe ancora esercitare. Voglio essere giudicato per quello che ho fatto». Nessun rifiuto, dunque. E nemmeno una critica larvata alla prassi seguita. «E' il metodo indicato dalia legge. E mi pare il più consono a un ente come il Cnr, al quale fanno capo non solo discipline, ma entità molteplici. Tra le quali il presidente, di nomina politica, funge da raccordo». Un'opinione che altri non condividono. Maria Grazia Bruzzone Il professor Enrico Garaci è stato scelto dal Consiglio dei ministri come nuovo presidente del Centro nazionale delle Ricerche

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